Scuola2030: educazione per la creazione di valore

Nessuno può dire: «Non lo sapevo»

Con queste parole[1] il portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Enrico Giovannini, chiude la sua presentazione nell’evento finale del Festival per lo Sviluppo Sostenibile 2019[2], il 6 giugno scorso nell’aula del palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati[3].

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, che ha terminato la sua terza edizione, è la più grande manifestazione italiana sui temi della sostenibilità, ed è menzionato come buona pratica nel panorama internazionale. Durante i giorni del Festival milioni di italiani hanno dimostrato di essere sensibili alle tematiche connesse allo sviluppo sostenibile. Oltre 1.000 sono stati gli eventi organizzati su tutto il territorio nazionale. Tra questi quasi 200[4] sono relativi al Goal 4, Istruzione di qualità, molti dei quali organizzati dalle stesse scuole.

Tre le varie e importanti attività legate al Festival e al mondo della formazione superiore, ricordate anche dal viceministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti durante l’evento del 6 giugno, vi è il Manifesto delle Università per la Sostenibilità[5], che la CRUI consegnerà al Governo. In aggiunta alla lettera inviata ai rettori delle università e ai presidenti degli enti di ricerca[6] (che potrebbe essere inviata anche a tutti i dirigenti scolastici), il viceministro Fioramonti propone che il 2020 divenga l’anno del dibattito pubblico in Italia sullo sviluppo sostenibile.

Cittadinanza e sostenibilità

Mentre tutto questo accadeva, si stava svolgendo anche il terzo seminario nazionale “Cittadinanza e sostenibilità” per l’accompagnamento delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del I ciclo di istruzione 2012 (Vibo Valentia, 20-21 maggio 2019), vera miniera di magnifiche pratiche da tutte le regioni italiane.

Sempre in quei giorni 18 sono state le scuole premiate sulle 400 che hanno coinvolto i loro studenti in progetti per sensibilizzarli ai temi della sostenibilità e partecipato al concorso MIUR-ASviS «Facciamo 17 Goal»[7].

Il Festival è riuscito dunque nell’obiettivo di richiamare l’attenzione degli Italiani e coltivare lo sviluppo di una coscienza collettiva per affrontare i continui cambiamenti e le difficili prove che l’umanità ha davanti nel XXI secolo. Adesso è tempo di curare e sostenere la forza d’azione dinamica che da questo si è generata, affinché investa tutto, tutti e ciascuno, cominciando dalla scuola. Perché la scuola non può dire: «Non lo sapevo»; ci sono gli studenti tutti i giorni a ricordarlo.

Il portale Scuola2030: cos’è e come funziona

Scuola2030.indire.it[8] nasce all’interno dell’accordo Miur-ASviS[9] per favorire la diffusione della cultura della sostenibilità nei confronti del personale della scuola.

Il portale Scuola2030 offre a tutti i docenti della scuola italiana contenuti, risorse e materiali in auto-formazione per un’educazione ispirata ai valori e alla visione dell’Agenda 2030.

Le risorse del sito pubblico sono liberamente consultabili, mentre i contenuti in auto-formazione sono accessibili per tutti i docenti tramite autenticazione con credenziali di tipo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Oltre ad una descrizione del contesto di progetto entro cui Scuola2030 nasce, il portale offre tre sezioni:

1) L’accesso ai contenuti in auto-formazione realizzati da ASviS. Si tratta di una serie di 20 lezioni della durata di pochi minuti ciascuna. Nel loro complesso le lezioni proposte hanno lo scopo di comunicare e approfondire i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG, Sustainable Development Goals) proposti dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030. Questi contenuti sono accessibili a tutti i docenti della scuola italiana di ogni ordine e grado e in qualsiasi situazione di stato di servizio, tramite autenticazione con credenziali di tipo SPID[10]. I contenuti sono resi liberamente disponibili per consentirne una fruizione autonoma e auto-regolata. Si tratta di video o slide corredati da audio descrittivi, testi riepilogativi e brevi momenti interattivi. L’ambiente tiene traccia dello stato di avanzamento della visualizzazione, per consentire, ad ogni nuova sessione, di proseguire la fruizione riprendendo dal punto lasciato. Non vi è attestazione legata alla fruizione di questi contenuti.

2) Una serie di risorse liberamente consultabili e costantemente aggiornate, scelte col criterio di utilità per il personale della scuola, al fine di portare l’Agenda 2030 negli istituti scolastici e nelle aule. Le risorse sono organizzate in: a) Report, b) Tool e strumenti, c) Manuali per la Didattica dell’Agenda 2030, d) Ricerche Scientifiche, e) Altre risorse e video e – in futuro – f) Esperienze di Agenda 2030 in azione nelle scuole e nelle aule.

3) La sezione Indire4Goal, che restituisce una fotografia aggiornata delle numerose attività di progetto e di ricerca che Indire conduce, in sintonia e sinergia con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG – Sustainable Development Goals) per l’Italia, oltre al contributo centrale in ragione della sua mission istituzionale per il Goal 4: Istruzione di qualità.

Scenari d’uso

Scuola2030 è un contributo che Miur-Indire-ASviS portano al raggiungimento del Target 4.7 del Goal 4 dell’Agenda: Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile.

Gli scenari d’uso che Scuola2030 può aprire sono diversi e tutti validi. L’ambiente nasce per una fruizione libera ed autonoma da parte dei singoli docenti, che se ne possono avvalere per ispirazione, supporto o studio. Tuttavia l’uso più significativo è certamente quello di sistema, collegato alle iniziative di formazione docente o comunque ad iniziative che coinvolgono la collegialità; in questo senso l’ambiente può essere un punto di riferimento per i formatori dei docenti, che se ne possono avvalere invitando gli stessi insegnanti a fruire in autonomia dei contenuti disponibili, eventualmente anche pensando a soluzioni di validazione e riconoscimento dell’attività svolta (ad esempio produzione di materiale, restituzione in piccoli gruppi, ecc.).

Inoltre vi è la possibilità di utilizzare i contenuti multimediali disponibili attraverso il portale, nonché i tool e gli strumenti ivi censiti, in classe e con gli studenti, in collegamento con le attività curricolari.

Non ultima l’opportunità, per i referenti degli Uffici del Miur sul territorio, di avvalersi degli stessi strumenti e contenuti del sito per meglio affiancare le scuole e il loro personale nella trasformazione verso la “visione 2030”.

Puntini puntini

Puntini da collegare

Gli obiettivi dell’Agenda 2030 figurano tra le tematiche che dovranno essere definite nell’ambito della prevista introduzione dell’educazione civica nel nostro ordinamento, scelta che molto ha fatto discutere di recente, ma che è comunque “migliore di quello che avrebbe potuto essere”[11]. Il nuovo insegnamento prevede un – seppur pur limitato – finanziamento per la formazione dei docenti. Benché non sia la prima volta che il Miur fa una proposta del genere (ciclicità e ricorrenza di temi affini (Cavalli, 2019)), è la prima volta che l’educazione civica va inquadrata in un progetto mondiale al quale nessuno si può sottrarre: realizzare i 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

Puntini di sospensione

Portare l’Agenda2030 agli insegnanti e nelle scuole richiama l’urgenza di definire e promuovere risposte congiunte per sostenere, nel rispetto dell’autonomia didattica ed organizzativa delle singole istituzioni, la progettazione curricolare delle tematiche connesse allo sviluppo sostenibile. Questa azione è coerente con quanto previsto nel documento del 2018 sulla “Strategia italiana per l’educazione alla cittadinanza globale”[12], che raccomanda la costituzione a livello nazionale di un comitato operativo rappresentativo dei Ministeri Miur, MAECI, MATTM e dei soggetti che hanno contribuito alla stesura di questa Strategia Nazionale.

Se la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane produce un Manifesto per le università, in cui “la cultura è spesso riconosciuta come il quarto pilastro della sostenibilità, e le università italiane sono coscienti del ruolo che rivestono educazione e cultura nel perseguire gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030”, come sottolineato nel documento della RUS (Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile)[13], a quando la Rete per le Scuole Sostenibili e il Manifesto per lo Sviluppo Sostenibile nelle scuole?

O meglio potremmo dire: le scuole operano già, sempre più visibilmente, come comunità educanti per lo sviluppo sostenibile, con profonda attenzione per l’Agenda 2030; alcune di esse sono già in rete e i tre seminari nazionali, che si sono tenuti nel 2018 e 2019 per l’accompagnamento alla lettura dei Nuovi Scenari delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del I ciclo di istruzione, ne sono la prova.

Un’educazione per la creazione di valore si preoccupa anche di collegare i puntini.

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[1] http://asvis.it/public/asvis/files/Festival_2019_6giugnoRoma_16-9.pdf

[2] http://festivalsvilupposostenibile.it/2019

[3] https://webtv.camera.it/evento/14506

[4] http://festivalsvilupposostenibile.it/2019/tutti-gli-eventi/

[5] http://asvis.it/home/46-4158/un-manifesto-per-lo-sviluppo-sostenibile-nelle-universita#.XQT9OdMzaL4

[6] http://asvis.it/home/46-4065/fioramonti-invita-il-mondo-della-ricerca-ad-agire-per-lo-sviluppo-sostenibile#.XQUFDNMzaL4

[7] http://festivalsvilupposostenibile.it/2019/cal/2096/cerimonia-di-premiazione-concorso-facciamo-17-goal-trasformare-il-nostro-mondo-lagenda-2030-per-lo-sviluppo-sostenibile#.XQUHANMzaL4

[8] Scuola2030.indire.it è realizzata dal gruppo di lavoro Indire: https://scuola2030.indire.it/crediti/index.php

[9] http://asvis.it/home/46-1156/protocollo-asvis-miur-per-favorire-la-diffusione-della-cultura-della-sostenibilita#.XQUJt9MzaL4

[10] https://www.spid.gov.it/

[11] https://www.scuola7.it/2019/135/?page=1

[12] https://www.info-cooperazione.it/wp-content/uploads/2018/02/Strategia-ECG.pdf

[13] https://sites.google.com/unive.it/rus/home

Maria Chiara PETTENATI

Maria Chiara PETTENATI

Maria Chiara Pettenati, Dirigente di Ricerca Indire, co-coordinatrice dei Gruppi di lavoro ASviS per il Goal 4 e per l’Educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza Globale