Lâapprendimento pratico della musica
Il Comitato nazionale per lâapprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, presieduto dal Prof. Luigi Berlinguer, ha elaborato nel 2015 un Piano nazionale âMusica nella scuola per la formazione del cittadinoâ, che indicava allâAmministrazione centrale del Miur e al Governo diverse azioni, molte delle quali sono state poi richiamate dal D.Lvo 13 aprile 2017 n. 60 e nel Piano triennale delle arti.
In questo documento, che richiama ampiamente gli obiettivi dei 12 anni di impegno del Comitato stesso, si delinea la costruzione di un percorso di formazione centrato sulla pratica attiva della musica a scuola in tutte le sue manifestazioni, che contempli anche la dimensione estetica e storica della musica. Il Piano ribadisce che lâesperienza musicale è unâesperienza collettiva alla quale tutti si sentono portati a partecipare, perchĂŠ coinvolti simultaneamente in un percorso di conoscenza complessa, di creativitĂ e interpretazione, di imitazione ed esercizio. Il sapere musicale âpraticoâ, si dice nel documento, va garantito a tutti come forma di cultura universale, accompagnato da un sapere musicale “critico”, che ne rafforzi da un lato la valenza estetica ed espressiva, dallâaltro la relazionabilitĂ con gli altri ambiti della conoscenza. Praticare la musica richiede impegno e continuitĂ , sforzo e fatica, ma il risultato di questo lavoro dĂ gioia, emozione, soddisfazione per la propria crescita, e concretizza il sapere musicale in pratiche culturalmente condivise.
âFare musica tuttiâ
Nella sua attivitĂ piĂš che decennale il Comitato ha lavorato per rinnovare lâorganizzazione qualitativa e quantitativa degli studi musicali a scuola, in unâottica sia di verticalizzazione sistematica nei diversi gradi scolastici, sia di allargamento nelle diverse tipologie di ordinamento scolastico. Per favorire lâattuazione delle iniziative di educazione musicale e il loro coordinamento con quelle autonomamente realizzate nel territorio, in unâottica di partenariato e sussidiarietĂ , il documento a voce alta lancia un segnale molto forte sullâimportanza di promuovere la cultura musicale, oltre che nella scuola, attorno alla scuola, nellâextrascuola, nelle sedi di aggregazione di adolescenti e giovani, come elemento di qualitĂ della vita, di coesione sociale, di sviluppo di talenti e di creativitĂ , di recupero della nostra identitĂ nazionale e delle sue espressioni culturali. Lâobiettivo da raggiungere si può sintetizzare nellâespressione âFare musica tuttiâ.
Ă acquisito che lâeducazione musicale mette in moto una feconda interazione tra le aree del cervello umano destinate alle facoltĂ logiche e quelle destinate allâemotivitĂ , e che in questo modo essa concorre a migliorare, in generale, le capacitĂ di apprendimento e a facilitare, in particolare, lo svolgimento di operazioni complesse della mente e del corpo.
Per le giovani generazioni la musica rappresenta sia un linguaggio pervasivo, fruito mediante i social network, lâascolto dal vivo e la produzione attiva, sia uno strumento di comunicazione, inclusione e crescita.
Le buone pratiche del sistema musica
In questa prospettiva lâAmministrazione centrale e periferica del Miur si sta impegnando per mettere a sistema le attivitĂ e le buone pratiche realizzate in questi anni sul tema della musica a scuola, favorendo le collaborazioni con le Regioni, gli Enti locali, le fondazioni, gli enti lirici, le associazioni del terzo settore, le bande, i cori, le scuole di musica, le associazioni di genitori e di volontariato.
Dal canto loro, i territori e le loro amministrazioni si stanno impegnando, attraverso apposite legislazioni regionali o delibere di carattere amministrativo, a promuovere la cultura musicale dei giovani, attraverso il finanziamento di gruppi, strutture, attivitĂ da collocare preferibilmente presso strutture scolastiche, in modo da favorire la sinergia tra le azioni promosse dalla scuola, dalle universitĂ , dalle istituzioni AFAM, e quelle realizzate da soggetti pubblici e privati, costituendo in questo modo un Piano dellâofferta formativa territoriale, condiviso con le scuole, per la promozione della musica.
La musica nel curricolo
Le istituzioni scolastiche rappresentano la rete che sostiene lâincontro dei giovani con la musica. Esse promuovono questo incontro nel Piano dellâofferta formativa, con la piena attuazione delle Indicazioni nazionali in relazione alla pratica musicale per i dieci anni dellâobbligo di istruzione e con la promozione di strutture orarie che armonizzino lâutilizzo dellâorganico specifico e la quota di flessibilitĂ per lo sviluppo della pratica musicale.
Si tratta di un intervento di civiltĂ volto a consolidare un patrimonio di tradizioni acquisito e a creare un terreno nuovo di esperienze didattiche utili per determinare sia un progresso dellâapprendimento in tutte le discipline, sia lo sviluppo un filone della formazione per tutta la vita, la cui importanza è fortemente sottolineata dalle Raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio, ma si tratta anche di un intervento destinato a chiamare a raccolta, intorno alla pratica musicale e alle scuole che vi si impegnano, forze sociali, culturali ed economiche, ricche di potenzialitĂ che finora non hanno dato tutti i frutti che avrebbero potuto.
Diciotto scuole polo regionali per la musica
In quest’ottica si inseriscono le attivitĂ delle 18 scuole polo regionali per la promozione della pratica musicale e teatrale nella scuola vincitrici dellâAvviso pubblico MIUR.AOODGSIP 915 del 22-02-2018, di cui al Decreto Ministeriale 851 del 27.10.2017 âCriteri e parametri per lâassegnazione diretta alle istituzioni scolastiche, nonchĂŠ per la determinazione delle misure nazionali relative alla missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolasticheâ, selezionate dagli Uffici scolastici regionali con la consulenza tecnica dei membri del CNAPM.
A conclusione delle attivitĂ , e dopo aver monitorato lâintero percorso di queste scuole riunite nella rete nazionale https://www.musicorte.org/, credo che esse meritino una menzione speciale per lâimpegno profuso e per lâalta qualitĂ e pervasivitĂ degli interventi progettati e organizzati, con la partecipazione attiva e sapiente, la passione e la dedizione di dirigenti scolastici, docenti e di tutti gli stakeholder territoriali.
Diciotto scuole in rete fra di loro e in rete con centinaia di scuole, che hanno potuto vivere e condividere con i propri territori attivitĂ musicali di altissima qualitĂ , a servizio non solo della scuola, ma dell’intera societĂ civile.
Le vocazioni dei diversi territori
Da queste esperienze lâItalia viene fuori come un insieme di territori che dialogano fra di loro e che valorizzano le proprie differenze nellâunione di intenti: la Sicilia con la costituzione dell’orchestra scolastica della Regione Sicilia, l’Abruzzo con la messa in rete di 23 reti di scuole composte da circa 200 istituti, il Veneto con la nascita dell’orchestra regionale dei licei musicali, la Calabria con le intense attivitĂ formative per i docenti, la costruzione di un curricolo verticale e le numerose produzioni artistiche nel territorio, il Piemonte con la promozione del jazz e il coordinamento nazionale, la Basilicata, le Marche e l’Umbria con l’organizzazione di attivitĂ di musica d’insieme corali e strumentali, la Liguria con il progetto “Liguria in musica”, la Toscana con la nascita del recentissimo progetto “Toscana in musica” ad opera dell’Ufficio scolastico regionale⌠Un movimento Incredibile di migliaia di persone e centinaia di scuole pubbliche italiane, che credono nel valore formativo della musica e lavorano per un curricolo verticale a partire dalla scuola dell’infanzia fino agli Istituti AFAM.
La sapienza artistica e didattica
A conclusione di questo lunghissimo viaggio in territori illuminati, per testimoniare lâimmenso e proficuo lavoro svolto dalle scuole, che hanno dovuto combattere con la burocrazia dei permessi negati, delle norme di sicurezza restrittive, delle difficoltĂ amministrative di ogni tipo, credo che la testimonianza della Campania, attraverso la voce del dirigente scolastico del Liceo Alfano I di Salerno, dott.ssa Elisabetta Barone, debba essere ascoltata e presa da esempio. Parliamo di sapienza artistica e didattica, di utilizzo di materiali che riescono a coniugare alta qualitĂ artistica e possibilitĂ esecutive e creative per giovani musicisti, attraverso la costituzione di ben 7 orchestre scolastiche tematiche, 2 cori, l’organizzazione dell’orchestra regionale dei 32 licei musicali, la nascita di 2 compagnie di danza (classica e contemporanea), in luoghi di grande bellezza (parchi archeologici, chiese, piazze , teatri di tradizione…). Parliamo di musica a scuola per tutti, per una scuola e una societĂ che uniscono e mai dividono; un movimento culturale difficile da arrestare, che ha solo bisogno di essere riconosciuto con finanziamenti adeguati e con personale esperto, stabile in ogni ordine di scuola a partire dalla scuola dellâinfanzia.
Le diciotto scuole polo regionali
Abruzzo
Liceo artistico musicale e coreutico Misticonibellisario â Pescara
Dirigente: Raffaella Cocco
Basilicata
Istituto comprensivo 2 Giovanni Paolo II – Policoro
Dirigente: Maria Carmela Stigliano
Calabria
Istituto comprensivo FalcomatĂ Arch” â Reggio Calabria
Dirigente: Serafina Corrado
Campania
Liceo musicale Alfano I â Salerno
Dirigente: Elisabetta Barone
Emilia Romagna
Istituto comprensivo 16 â Bologna
Dirigente: Marina Battistin
Friuli VG
ISIS G. Carducci – D. Alighieri â Trieste
Dirigente: Oliva Quasimodo
Lazio
Istituto comprensivo Via Padre Semeria â Roma
Dirigente: Serenella Presutti
Liguria
Istituto comprensivo delle Albisole â Albisola (SV)
Dirigente: Maria Rosaria Malagamba
Lombardia
Liceo artistico coreutico musicale Candianibausch â Busto Arsizio
Dirigente: Andrea Monteduro
Marche
Istituto istruzione superiore F. Filelfo â Tolentino
Dirigente: Santa Zenobi
Molise
Istituto comprensivo Sant’Elia – Pianisi (CB)
Dirigente: Patrizia Ancora
Piemonte
Istituto comprensivo Valenza A – Valenza (AL)
Dirigente: Maurizio Carandini
Puglia
Liceo classico e musicale statale G. Palmieri -Lecce
Dirigente: Loredana Di Cuonzo
Sardegna
Istituto comprensivo Porcu-Satta â Quartu S. Elena
Dirigente: Vincenzo Pisano
Sicilia
Istituto comprensivo Vincenzo Guarnaccia – Pietraperzia (EN)
Dirigente: Giuseppe Ferro
Toscana
Convitto nazionale Vittorio Emanuele II -Arezzo
Dirigente: Luciano Tagliaferri
Umbria
Scuola secondaria I grado Alighieri-Pascoli â CittĂ di Castello
Dirigente: Filippo Pettinari
Veneto
Educandato statale San Benedetto â Montagnana (PD)
Dirigente: Emanuela Veronese