Si sbloccano i cantieri per le scuole?
È stato pubblicato sul sito del Miur, ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto interministeriale 1 febbraio 2019, n. 87, con il quale sono individuati, regione per regione, i quasi 900 interventi di edilizia scolastica che saranno finanziati con i prestiti che il decreto autorizza adesso a stipulare, da parte delle regioni con oneri a totale carico dello Stato, con la Banca Europea degli investimenti.
Lo stesso decreto autorizza gli enti locali beneficiari dei finanziamenti ad avviare le procedure di gara e/o di stipula dei contratti di appalto. L’aggiudicazione dei lavori dovrà avvenire, pena la revoca del contributo, entro 180 giorni per le opere che sono state inserite in graduatoria con la progettazione esecutiva ed entro 365 giorni per le opere inserite con un livello di progettazione inferiore (studio o progetto di fattibilità, progetto definitivo). Detti termini decorreranno dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, prevista nei prossimi giorni.
Novecento progetti finanziati
La somma complessiva ripartita tra le regioni è pari a un miliardo e settecento milioni, che saranno erogati in dieci rate annuali di centosettanta milioni, con le quali le regioni potranno stipulare i mutui, ottenendo una cifra, al netto degli interessi, di un miliardo e cinquecentocinquanta milioni, da destinare agli edifici delle scuole statali.
Con tale somma saranno finanziati quasi novecento progetti, alcuni dei quali anche di notevole importo. Non sono poche infatti le nuove costruzioni di importo superiore ai cinque milioni, anche se la parte più grande dei contributi andrà agli adeguamenti delle strutture alla normativa antisimica.
Il finanziamento che viene adesso ripartito con il decreto 87/2019 è stato stanziato dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208, nello specifico dall’allegata tabella E, con la quale è stato disposto il rifinanziamento della programmazione unica nazionale in materia di edilizia scolastica. Si tratta della cifra più grande che mai sia stata raggiunta da precedenti assegnazioni, anche considerando i diversi piani annuali approvati a partire da quelli della legge 23/1996.
Una pluralità di risorse
Se si considera che quest’anno saranno ripartiti anche le risorse relative agli adeguamenti antincendio (decreto 13 febbraio 2019, n. 101), i finanziamenti per le palestre (decreto 11 febbraio 2019, n. 94), i fondi protezione civile 2019-2023 (decreto 11 febbraio 2019, n. 93), i contributi per la progettazione (decreto ministeriale 10 dicembre 2018, n. 850) ed altre risorse derivanti dagli stanziamenti del “Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese”, i cui decreti attuativi sono in fase di adozione, possiamo certamente affermare che il 2019 potrà passare alla storia come l’anno d’oro per l’edilizia scolastica, fatto salvo – e questo ci auguriamo – che sia superato dal prossimo anno.