I buoni propositi del nuovo Regolamento amministrativo-contabile
Il Regolamento di contabilità e gestione amministrativa che ha accompagnato il funzionamento delle scuole in questo scarso ventennio di autonomia – D.I. 44/2001 – è andato in archivio, sostituito da un nuovo Regolamento, il D.I. 129/2018.
Il nuovo Regolamento negli intenti è improntato su due principi cardine: 1) maggiore chiarezza e trasparenza; 2) semplificazione ed efficienza della spesa.
«Le famiglie italiane potranno sapere come le scuole spendono i loro “contributi volontari”», ha dichiarato il Ministro Bussetti. «Questo permetterà di conoscere nel dettaglio la destinazione delle somme versate per le attività aggiuntive e in futuro i bilanci degli istituti scolastici verranno pubblicati sul web».
Gestione e rendicontazione dei contributi dei genitori
Le istituzioni scolastiche, che ogni anno tra mille polemiche raccolgono i contributi dei genitori per assicurare agli alunni attività aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie, dovranno rendicontare come intendono spendere questi fondi in fase di programmazione e, a consuntivo, come queste cifre sono state effettivamente spese. Anche perché, dal prossimo anno, le cosiddette somme finalizzate non ancora spese potranno essere svincolate e spese per altre finalità.
Occorre quindi uno strumento che assicuri la massima trasparenza possibile.
Per la gestione delle scuole italiane, che negli ultimi anni ha visto complicarsi tutte le procedure, è una sorta di rivoluzione copernicana: finora i fondi raccolti dai genitori andavano a finire in macro-aggregati dai quali non era sempre facile desumere la destinazione.
Crowdfunding e donazioni liberali
Gli stessi criteri di trasparenza, secondo il nuovo Regolamento, andranno seguiti per le altre forme di finanziamento di cui possono avvalersi le scuole: il crowdfunding e le donazioni liberali.
Col primo le scuole accedono a piattaforme informatiche di raccolta fondi per finalità specifiche: una risorsa cui ci si rivolge per racimolare denari.
Stesso discorso per le erogazioni liberali previste dalla Buona scuola, ma che finora non hanno sortito grandi effetti.
Con una maggiore trasparenza e con la possibilità di verificare l’esatta destinazione di quanto versato, probabilmente le famiglie saranno maggiormente incentivate a donare. Anche perché l’intenzione è quella di avviare un processo (graduale) che dovrebbe portare alla pubblicità dei bilanci delle scuole attraverso la loro pubblicazione online, in modo chiaro, comprensibile e socialmente condiviso.
Successo formativo e Regolamento contabile
Il Regolamento amministrativo-contabile dovrebbe offrire una serie di proposte raccordate che hanno l’obiettivo di favorire il successo formativo di ragazze e ragazzi, nella consapevolezza che una corretta ed efficace gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche determina risultati positivi in ambito scolastico e istituzionale.
La scarsa efficacia della gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche ha molte cause diverse, e certamente non basta un solo strumento per superarle.
Il nuovo Regolamento, ponendo le basi per la concretizzazione di un percorso di evoluzione del modello amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, impone al Miur di accelerare su provvedimenti e interpretazioni del complesso quadro normativo, per allontanare il rischio di un lungo periodo di attesa degli effetti delle norme modificate.
È necessario, per cogliere le innovazioni e per favorire un quadro di sviluppo delle conseguenze derivanti dalle norme adottate, un grosso sforzo anche di coloro che a diverso titolo e ruolo operano e agiscono nella scuola e per la scuola.
Verso un modello amministrativo-contabile più efficace
Con il nuovo Regolamento, il Miur, oltreché provvedere al necessario adeguamento rispetto alle novità legislative, pone le basi per la concretizzazione di un percorso di evoluzione del modello amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche.
Tale percorso mira alla definizione e alla graduale implementazione di un sistema complessivo che consenta:
• alle istituzioni scolastiche di lavorare in modo standardizzato e semplificato, efficace ed efficiente, con conseguente miglioramento dei servizi e potenziale riduzione dei carichi di lavoro delle segreterie scolastiche;
• all’Amministrazione di disporre in modo strutturato e continuo di informazioni in grado di:
– orientare le politiche finanziarie in funzione dei reali fabbisogni delle istituzioni scolastiche;
– monitorare l’andamento complessivo e supportare le performance gestionali delle scuole;
– configurare scenari alternativi di utilizzo delle risorse e porre in essere azioni di ottimizzazione della spesa.
L’adeguamento al nuovo quadro normativo
Il nuovo Regolamento contiene disposizioni volte a soddisfare i fabbisogni operativi delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
• incremento dell’autonomia contabile e semplificazione degli adempimenti amministrativi e contabili;
• digitalizzazione dei processi e dematerializzazione degli atti;
• potenziamento dei meccanismi di trasparenza e controllo.
I cambiamenti introdotti riguardano sia aspetti formali, sia aspetti sostanziali.
In merito ai primi sono state recepite le novità normative succedutesi negli anni, soprattutto con riferimento a tematiche relative agli acquisti (es. Codice dei Contratti Pubblici, strumenti di acquisizione e di negoziazione centralizzati), alla contabilità e alla gestione di incassi e pagamenti (es. OIL, fattura elettronica), alla gestione dei processi di controllo (es. adeguamenti rispetto alla composizione del collegio dei Revisori dei conti).
Le novità sostanziali del Regolamento
Le novità riguardano chiaramente e soprattutto aspetti sostanziali, quali ad esempio:
• la previsione di chiari meccanismi di erogazione dei finanziamenti per il funzionamento delle scuole;
• l’allineamento della soglia per procedere agli affidamenti diretti con quanto previsto dal D.Lgs. 50/2016 (fermo restando l’obbligo di previa deliberazione del Consiglio d’istituto per affidamenti di importo superiore a 10.000 euro);
• la previsione di specifici servizi a supporto delle scuole, quali ad esempio la messa a disposizione di schemi standard per la realizzazione di specifiche procedure (es. convenzione di cassa, servizi assicurativi);
• l’introduzione della verifica da parte del Consiglio d’istituto, rispetto alle previsioni del piano triennale dell’offerta formativa (PTOF), degli acquisti sopra soglia determinati dal DS;
• la previsione della possibilità, da parte dei revisori dei conti, di espletare i controlli di regolarità contabile a distanza, tramite l’utilizzo di strumenti informatici;
• la qualificazione dei meccanismi di armonizzazione degli specifici sistemi contabili con quello della scuola;
• l’adeguamento alle specificità delle “gestioni separate” della disciplina in materia di servizi di cassa, tesoreria unica e gestione degli inventari;
• la regolamentazione dei convitti ed educandati con scuole annesse.
L’incidenza sulla complessiva gestione: benefici e rischi
Non si ravvisano rischi ovvero particolari elementi di criticità legati all’adozione del nuovo Regolamento, se non quelli legati ai seguenti fattori:
• definizione, coerenza e aggiornamento dei provvedimenti attuativi, quali le linee guida;
• eventuali ripetute e frammentarie sopravvenienze normative successive all’adozione del Regolamento, che potrebbero incidere sugli aspetti disciplinati dal Regolamento stesso;
• difficoltà legate al ricorso generalizzato ai mezzi elettronici di comunicazione e informazione.
Ne derivano, invece, benefici in termini di maggiore razionalizzazione delle norme amministrativo-contabili, con conseguenti effetti positivi sul sistema scolastico.
Per esempio, sono state armonizzate le prescrizioni contenute nella normativa primaria in materia di responsabilità gestionali nelle istituzioni scolastiche, rispondendo all’esigenza di una migliore organicità espositiva del testo del Regolamento.
Tale maggiore razionalizzazione riguarda anche le possibili fonti di finanziamento. Infatti, fatti salvi i finanziamenti vincolati a specifiche destinazioni, spetta alle istituzioni scolastiche provvedere all’autonoma allocazione delle risorse finanziarie, nel rispetto dei compiti istituzionali e del PTOF.
Semplificazione a autonomia contabile
Tali benefici potranno determinare impatti positivi sul sistema d’istruzione nel suo complesso, in termini di maggiore efficienza delle istituzioni scolastiche nella gestione della “cosa pubblica”.
In specie, i principali benefici dell’intervento sono, a titolo esemplificativo:
• omogeneizzazione della disciplina degli inventari delle istituzioni scolastiche, derivante dall’adozione di disposizioni organiche, anche in recepimento delle prassi operative precedentemente adottate dal Miur;
• incremento dell’autonomia contabile e semplificazione degli adempimenti amministrativi e contabili.
Le modifiche introdotte produrranno i loro effetti non solo a favore degli istituti scolastici, ma anche dei soggetti privati con cui questi interagiscono, ovvero le aziende e le famiglie.
Il nuovo Regolamento rappresenta soltanto un primo passo in avanti, seppur molto significativo, verso la semplificazione amministrativa, che dev’essere accompagnato da interventi mirati in sede di attuazione e da un complesso di nuove e specifiche misure, eventualmente anche di carattere legislativo, volte a snellire e standardizzare le procedure in un rinnovato e fondamentale rapporto di fiducia tra scuole e Ministero.