Agenda 2030 e “solidarietà globale”
Tre è il numero perfetto e tre sono gli anni passati da quando l’Agenda 2030 è entrata a far parte dell’orizzonte di riferimento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur). L’Agenda 2030 è la denominazione comunemente usata per citare la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite n. 70/1, dal titolo “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, adottata in occasione del settantesimo anniversario della costituzione dell’ONU, il 25 settembre 2015. La risoluzione è scritta in prima persona plurale: un “noi” che nel documento rimanda alla locuzione “collaborazione globale per lo sviluppo sostenibile” e che evidenzia lo spirito di rafforzata solidarietà globale a cui gli Stati membri si sono impegnati.
Il testo trova fondamento in un’idea condivisa di futuro possibile, sommamente ambiziosa e trasformativa. Un’idea che è stata sintetizzata nel paragrafo “La nostra visione”, in cui immaginiamo un mondo libero dalla povertà, dalla fame, dalla malattia e dalla mancanza, senza paura e violenza.
Un futuro sostenibile: 17 Goals
L’Agenda corre verso un futuro sostenibile in cui i diritti umani di tutti siano pienamente realizzati ed in cui si raggiungano l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne. La risoluzione individua 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, 17 Goals, articolati in 169 traguardi. I Goals, per definizione, sono interconnessi, indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo: economica, sociale e culturale. Gli aspetti più innovativi del documento sono la visione globale del sistema e la presa d’atto che tutti siamo parte di quel “noi” e che solo agendo come un “noi” è possibile “liberare la razza umana dalla tirannia della povertà”. Ogni individuo può portare un piccolo contributo: ogni gesto/azione non rimane isolato, partecipa del cambiamento e genera un effetto a catena, perché tutte le povertà sono causa e conseguenza delle altre.
Il Protocollo MIUR-ASviS compie tre anni
Il Miur, come si è detto, da subito ha risposto alle responsabilità connesse all’Agenda. Forte dell’idea del “noi”, ha sottoscritto, nel 2016, un Protocollo di collaborazione con l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). L’ASviS è stata istituita nel 2016 per far crescere la consapevolezza sull’Agenda 2030, mettendo in rete tutti coloro che si occupano di aspetti specifici ricompresi negli obiettivi di sviluppo sostenibile. Anche ASviS compie 3 anni e, ad oggi, conta oltre 200 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, che creano un network di rilevanti collaborazioni a cui partecipa anche la scuola.
Il Protocollo è al terzo anno di validità e ha avuto il pregio di avviare una riflessione interna all’amministrazione-scuola, da cui è scaturito il “Piano per l’Educazione alla Sostenibilità”, presentato nella Sala Comunicazioni in viale Trastevere a luglio 2017. Il Piano recepisce gli obiettivi dell’Agenda 2030 e li struttura su tutte le aree di competenza del Ministero, proponendo 20 azioni, articolate in 4 macro-aree. Ad oggi il Piano ha prodotto pochi ma importanti risultati: ha saldato la collaborazione fra Miur e ASviS; ha messo a sistema un percorso specifico di informazione sull’Agenda 2030 per i docenti neo-immessi in ruolo ed impegnati nell’anno di formazione e prova; ha permesso ingenti investimenti PON 2014/2020 su progetti specifici; ha portato alla pubblicazione del dossier “Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo del MIUR”; ha garantito lo svolgersi del concorso rivolto alle scuole di cui al prossimo paragrafo.
Un concorso per le scuole: le scadenze per iscriversi
Quest’anno si festeggia la terza edizione del concorso rivolto alle scuole, nato dalla collaborazione del Miur con ASviS. Il concorso è stato una delle prime iniziative pensate per promuovere la conoscenza dell’Agenda 2030 e fu avviato ancora prima della formalizzazione del “Piano per l’Educazione alla Sostenibilità”. Recentemente, sul sito Miur, è stato pubblicato l’avviso per l’a.s. 2018/2019 dal titolo “Facciamo 17 goal. Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, rivolto alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, statali e paritarie, e ai Centri Provinciali per l’Istruzione per gli Adulti (CPIA). Il concorso offre l’opportunità alle bambine e ai bambini, alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti, di partecipare in qualità di agenti di cittadinanza attiva. La proposta è semplice: approfondire uno dei temi espressi nei 17 Goals, analizzare le connessioni e le reali ricadute, proporre modalità d’azione per il raggiungimento dei traguardi, avvalendosi anche del materiale e delle collaborazioni messe a disposizione dal network ASviS al link http://ASviS.it/educazione-allo-sviluppo-sostenibile/.
Al concorso è possibile iscriversi entro il 28 febbraio 2019, ma l’elaborato, in formato video, grafico o composizioni letterarie, può essere trasmesso entro il 5 aprile. Il concorso ormai è diventato un appuntamento per molte scuole, che da quest’anno hanno deciso di costituire una rete nazionale, in cui continuare ad incontrarsi per promuovere i principi dell’Agenda 2030. La premiazione avverrà, come ogni anno, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato e promosso da ASviS.
Il terzo Festival dello Sviluppo Sostenibile: organizza un evento
Ed eccoci giunti al Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si terra? dal 21 maggio al 6 giugno 2019 nella sua terza edizione, dal titolo “Mettiamo mano al nostro futuro”. Il Festival rappresenta il principale contributo italiano alla Settimana europea dello sviluppo sostenibile. Sono 17 giorni, come 17 sono i Goals, durante i quali vengono organizzate centinaia di eventi riferiti all’Agenda 2030. Sono realizzati convegni, incontri con personaggi di spicco ed esperti, e sono comprese anche attività culturali e di spettacolo. Il primo Festival, nel 2017, ha contato 221 eventi, e il Festival del 2018 ha avuto il successo inaspettato di 702 eventi. Per il 2019 è già possibile iscriversi. Tutti possono aderire, purché siano rispettati alcuni criteri: l’evento deve avere una chiara ed esplicita attinenza ai temi dell’Agenda 2030, deve svolgersi nel periodo del Festival oppure una settimana prima o una dopo, e non avere finalità commerciali.
L’iscrizione del proprio evento è facile e gratuita: avviene attraverso il sito dell’ASviS almeno 5 giorni lavorativi prima della realizzazione dell’evento (media-partner RAI e Ansa).
Un convegno nazionale (ad invito) per il primo ciclo
Quest’anno, infine, farà parte degli eventi anche il terzo seminario nazionale (Calabria, 20-21 maggio 2019), organizzato dal Comitato scientifico nazionale per l’attuazione delle Indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell’insegnamento (DM n. 537/2018), per l’approfondimento del documento “Indicazioni Nazionali e Nuovi scenari”[1], redatto dallo stesso Comitato. Il testo pone fra i nuovi scenari proprio l’Agenda 2030. Il seminario, a cui sono invitate le scuole selezionate dagli staff regionali per le nuove Indicazioni, rappresenterà un momento importante di studio e approfondimento sui temi della cittadinanza e della sostenibilità, e mira a restituire alle scuole di tutto il Paese tracce percorribili nell’ambito delle Indicazioni Nazionali, arricchite dalla visione del mondo possibile descritta nell’Agenda 2030.
Per candidarsi occorre attendere l’arrivo della nota del Miur (in preparazione) ed esprimere la propria motivata (e documentata) candidatura secondo le modalità che saranno comunicate alle scuole dagli Uffici Scolastici Regionali.
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[1] Per approfondimenti si veda il testo: G. Cerini, S. Loiero, M. Spinosi (a cura di) Competenze chiave per la cittadinanza, Tecnodid, maggio 2018.