Rendicontazione e bilancio sociale non sono la stessa cosa
Il Sistema Nazionale di Valutazione, con tutti i suoi elementi innovativi (RAV, PDM, PTOF, Valutazione dei dirigenti, ecc.), è entrato nel suo terzo anno, e ha iniziato a introiettare nel sistema scolastico italiano l’interesse per la rendicontazione sociale e per il bilancio sociale. Le due forme di rendiconto non coincidono, infatti la rendicontazione sociale sta più sul piano del monitoraggio valutativo, mentre il bilancio sociale è più addentro al sistema della comunicazione. L’interesse, soprattutto dei dirigenti scolastici, è molto alto, e nelle scuole c’è molto movimento perché una parte consistente di docenti sta vedendo in tutto ciò delle novità interessanti, che vanno al di là del semplice adempimento.
Cultura della valutazione e cultura del merito
Sorprende che una parte consistente di dirigenti scolastici non comprenda la centralità della propria valutazione, al di là di ogni considerazione di merito sul rapporto tra non compilazione del Portfolio e mancato rinnovo del contratto: tutto il Sistema Nazionale di Valutazione poggia proprio sul dirigente scolastico, che deve coordinare il team della scuola che lavora sulla rendicontazione, sull’autovalutazione e sulla valutazione. Però, al di là di tutto, il sistema scolastico italiano si sta evolvendo in maniera molto veloce, e in questo senso la legge 107/2015 ha senza dubbio preteso elementi da rendicontare socialmente che prima non c’erano, e che sono rinvenibili anche nei criteri per l’attribuzione del cosiddetto bonus premiante il merito.
Il rapporto tra bilancio sociale e comunicazione
Diventa sempre più chiaro che dietro le scelte c’è un’intenzione, e quindi una comunicazione. Le scuole stanno investendo poco in comunicazione, anche perché non comprendono come tutto il personale (docente e a.t.a.) debba parlare la stessa lingua e avere un solo canone di comunicazione. Le scuole partono dall’idea che i cittadini siano interessati solo a quanto fanno di buono, ma stanno prendendo coscienza molto in fretta che i cittadini danno per scontato quello che le scuole fanno di buono, mentre sono molto interessate a quanto le scuole fanno di poco buono.
La proposta del Governo di mettere le telecamere nelle scuole dell’infanzia va in questa direzione: vedere tutto quello che di non buono viene fatto nelle scuole dell’infanzia. Le telecamere infatti non verrebbero installate per documentare le cose buone fatte a scuola, ma per essere pronti a intervenire davanti alle cose negative. In questo caso si è ribaltata la comunicazione nei confronti del segmento migliore del sistema scolastico italiano.
Il rischio degli automatismi comunicativi
Poiché questo è l’anno della rendicontazione sociale (salvo rinvii), diventa importante l’impostazione iniziale che le scuole danno ai propri meccanismi rendicontativi e comunicativi: alla fine del triennio del primo PTOF, quando sarà il momento della rendicontazione, non potranno inventare nulla. Potranno scegliere se fare o non fare il bilancio sociale, ma comunque dovranno rendicontare. La comunicazione è una cosa complessa, come bene può comprendere chiunque segua le cronache che riguardano l’Italia di questi tempi. Ci sono automatismi comunicativi legati allo spirito del tempo, che possono condizionare fortemente la scuola. Ne indico solo due, molto pericolosi e molto complessi da gestire, soprattutto se non se ne conosce l’intrinseca pericolosità: l’“Elevator Pitch” e il “Cobra Effect”.
Elevator Pitch: dire tutto in pochi secondi
Il primo è quello che viene chiamato “Elevator Pitch”: in sintesi si indica la possibilità che ci viene data di esporre il nostro progetto, la nostra idea, la nostra proposta, nel tempo in cui un ascensore sale ai piani. Il tempo medio normale è di 20-30”, il tempo in un ascensore vecchiotto e che fa molti piani è di un minuto. Poi le porte si aprono e ognuno va per la sua strada. Chi è stato soggetto, sia attivo che passivo, a questo tipo di comunicazione, conosce le difficoltà di comunicare o di ascoltare in breve tempo. I dirigenti scolastici sono sempre più influenzati da questo modo di comunicare, e spesso docenti frustrati devono riassumere in qualche secondo idee o progetti a cui lavorano da mesi. Se però spostiamo questo tipo di comunicazione dal singolo all’organizzazione, vediamo che la comunicazione attraverso le slide o le sintesi estreme (cui spesso si è costretti durante le sessioni di scuole aperte o davanti a soggetti terzi, anche finanziatori) va in questa direzione. Il bilancio sociale può aiutare la sintesi e la selezione, per avere pronto l’argomento vincente e fondamentale che si può comunicare nella forma dell’“Elevator pitch”.
Cobra Effect: gli effetti collaterali
Il secondo è quello che viene chiamato “Cobra Effect”, e che è uno degli elementi maggiormente devastanti nella comunicazione scolastica. Alla metà dell’Ottocento un maharaja indiano comunicò che avrebbe dato 10 rupie per ogni cobra morto che gli fosse stato portato. Questo per fermare l’invasione dei cobra nella regione. Il risultato fu la nascita di allevamenti di cobra in tutta la regione: gli allevatori vendevano i cobra a 5 rupie l’uno, e così i cittadini li compravano morti a 5 rupie e se ne facevano dare 10 dal governo. Questo portò ad un aumento esponenziale dei cobra nella regione. Nella scuola spesso avviene la stessa cosa: si chiede un curricolo per snellire i vecchi programmi, e ce ne viene restituito uno di duecento pagine con novanta tabelle; si approva il criterio per cui verranno approvati solo i progetti in linea con il PTOF, e i progetti presentati triplicano (più ne presento e più ho possibilità che qualcuno venga approvato); si comunica ai genitori che la classe va male e fa confusione, e i genitori propongono al dirigente uno psicologo per i docenti e un corso di recupero per gli studenti; un dirigente fa una circolare contro le infradito a scuola, questa va su Facebook e a scuola parte la protesta delle infradito; si dotano le maestre di strumenti elettronici e il numero di quaderni completati nell’anno raddoppia.
Approfondire prima di comunicare
Sia l’Elevator Pitch, sia il Cobra Effect sono meccanismi che, se non padroneggiati, producono forti guasti. La rendicontazione sociale e il bilancio sociale – se maneggiati con cura – mostrano come, sulle questioni rendicontative, bisogna essere capaci di approfondire prima di cominciare a comunicare.