Il millepiedi del “milleproroghe”
Solo alcuni provvedimenti, tra quelli attesi dalla scuola italiana, hanno trovato spazio nel decreto Milleproroghe, su cui il Governo italiano ha posto la fiducia.
In politica e nel giornalismo si definisce “Decreto Milleproroghe” una legge che si pone l’obiettivo di prorogare entro la fine dell’anno in corso l’efficacia di determinate misure normative, che altrimenti sarebbero destinate a scadere. I Governi italiani ricorrono da quasi 15 anni a questo tipo di provvedimento: il primo decreto Milleproroghe fu emanato nel 2005 dal Governo Berlusconi.
Il Milleproroghe licenziato solo pochi giorni fa contiene tantissime norme, e quelle relative alla scuola, contenute nell’art. 6, fanno ancora discutere.
Vaccini e autodichiarazioni
Delicatissima la questione relativa all’obbligo vaccinale. Per l’anno scolastico 2018/19 resta vigente la norma che prevede la somministrazione obbligatoria di 10 vaccini. Le famiglie anche nell’a.s. 2018/2019 hanno la possibilità di presentare la dichiarazione sostitutiva relativa all’avvenuta vaccinazione. In tal caso la documentazione comprovante le vaccinazione dev’essere presentata entro il 10 marzo 2019. Viene chiarito che le scuole sono tenute a verificare la veridicità delle informazioni fornite, ma la responsabilità di eventuali dichiarazioni false è delle famiglie.
Scuole a rischio sismico e normativa antincendio
Slittano al 31 dicembre 2019 i rendiconti dei lavori fatti per la messa in sicurezza delle scuole dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). Viene prorogato al 31 dicembre 2018 – la data precedente era il 31 agosto 2018 – il termine per effettuare le analisi di vulnerabilità sismica degli edifici. Per evitare tale proroga a nulla sono valse le proteste delle scuole e del Movimento di partecipazione civica “Cittadinanzattiva”, secondo cui in Italia si è intervenuti solo sul 5% degli edifici scolastici a rischio. Ad inizio di anno scolastico alcuni Comuni, comprensibilmente, hanno deciso di chiudere plessi scolastici. Viene fissata al 31 dicembre 2018 la data ultima per il CIPE per decidere l’ammontare delle risorse da destinare all’edilizia scolastica.
Prorogato al 31 dicembre 2018 anche il termine di adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici ed i locali adibiti a scuola ed asilo nido (il termine precedente era il 31 dicembre 2017).
Maturità 2019, come cambia l’esame di Stato
Sono tanti i cambiamenti introdotti dal decreto relativi alla maturità 2019. L’esame di Stato è già stato modificato dal precedente Governo, che, dopo aver eliminato la terza prova, aveva introdotto fra i requisiti obbligatori per l’ammissione anche le prove Invalsi e una relazione sull’esperienza di alternanza scuola-lavoro (D.lgs. 62/2017). Il decreto Milleproroghe è ulteriormente intervenuto, differendo al 1° settembre 2019 il sostenimento della prova INVALSI ai fini dell’ammissione di candidati interni ed esterni all’esame di Stato. Analoga decisione è stata disposta circa la validità dell’attività di alternanza scuola-lavoro ai fini del possesso dei requisiti utili per l’ammissione all’esame di Stato, in qualità di candidati interni ed esterni. La circolare Miur del 4 ottobre u.s. chiarisce le modalità di accesso all’esame di Stato 2019, regolandone lo svolgimento. Per accedere al nuovo esame di Stato da quest’anno non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova nazionale Invalsi, né lo svolgimento delle ore di alternanza scuola-lavoro. La circolare del Miur stabilisce che i candidati sosterranno due prove scritte invece di tre, più l’orale; chiarisce che sarà prestata maggiore attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Infine riferisce di griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte, al fine di avere maggiore omogeneità.
Graduatorie ad esaurimento
Il decreto non conferma quanto approvato dal Senato ad agosto con l’“Emendamento salva-supplenti abilitati” e non riapre le graduatorie ad esaurimento.
Scuole italiane all’estero
La validità delle graduatorie vigenti per l’anno scolastico 2017/18 è prorogata per l’anno scolastico 2018/2019, e viene garantita la mobilità del personale interessato sia per le assegnazioni temporanee che per tutti i posti che si rendono disponibili. Vengono cassati gli emendamenti precedentemente introdotti in Senato, che intervenivano sulla durata del servizio all’estero.
Carta elettronica docenti
Le eventuali disponibilità residue risalenti all’a.s. 2016/17 vengono riaccreditate, e potranno essere utilizzate entro il 31 dicembre 2018.