È partita la prima maratona
“Fabbricare, fabbricare, fabbricare. Preferisco il rumore del mare”. Il verso martellante di Dino Campana si addice alla maratona dei 36.000 aspiranti dirigenti che in questi giorni devono “fabbricare” le impalcature entro cui collocare i 4.000 test ministeriali, memorizzare le risposte giuste per poterle conservare almeno fino al 23 luglio. Tutti preferirebbero, specialmente in questa stagione, il “rumore del mare”. Ci sono state anche diverse petizioni di docenti volte a chiedere un ulteriore rinvio della prova concorsuale.
Questa volta, però, le date annunciate sono state rispettate.
Il trionfo del dettaglio
Eravamo curiosi e molto preoccupati. Non c’erano state, infatti, informazioni rassicuranti sulla tipologia dei test e sui quadri di riferimento. Non erano stati resi noti “gli autori”, né tanto meno le indicazioni loro fornite per la strutturazione dei quesiti. Si temevano domande di dettaglio, giochi di sfumature, richieste troppo “raffinate” per i “non ancora” addetti ai lavori, quiz attinenti a teorie, a scuole di pensiero e a studiosi non necessariamente a tutti noti.
In larga misura così è stato.
In alcune delle 9 aree i quesiti, pur postulando conoscenze nozionistiche, appaiono in sintonia con i saperi attinenti alla funzione dirigenziale e ai possibili quadri di riferimento già desumibili dalle indicazioni del Regolamento. In altre aree, invece, essi richiedono competenze pregresse difficilmente rinvenibili nelle tipologie di aspiranti dirigenti. Ci riferiamo, in particolar modo, all’area della cultura organizzativa, del diritto, dei sistemi educativi dei Paesi europei.
I quadri di riferimento, quelli pubblicati insieme ai quiz, sono di ben 64 pagine. In queste sono elencate tutte le indicazioni normative; sono esplicitati circa 160 libri attinenti all’area 2[1]; sono indicati cinque libri del Codice Civile, due del Codice Penale, sono rubricate 120 tematiche per l’area 7[2] suddivise in tre sotto-aree.
È pur vero che tali conoscenze rientrano, in linea generale, nel “programma” di concorso ma, da parte dei decisori politici e dei responsabili amministrativi, sarebbe stata saggia una scelta più mirata alla tipologia di concorso e alla ricaduta sulla funzione specifica di un dirigente di scuola.
Rimboccarsi le maniche: la piattaforma ci aiuta
Va detto, comunque, che il sistema quiz, in sé, poco attiene all’arte del pensiero logico, riflessivo ed euristico. Rispondere ai quiz significa possedere tante nozioni e avere la capacità di ricordarle. Chi è abituato ad allenare la memoria avrà sicuramente più opportunità di superare la prova. Chi non lo è, deve trovare in questi giorni le strategie più efficaci: non si può sbagliare “allenamento”.
Intanto la piattaforma Tecnodid può aiutare nel training. I 4.000 quiz sono stati trattati in maniera tale da permettere due modalità di esercizio: una analitica, “punto punto”, ed una sommativa, “random”.
La prima modalità: analitica e lineare, area per area
I circa 444/445 quesiti di ognuna delle 9 aree sono articolati in 5 raggruppamenti. Ciò favorisce un “ripasso” sistematico e suggerisce dove esercitarsi maggiormente.
La seconda modalità: sommativa, attraverso la simulazione dinamica, così come avverrà in sede di esame
Il candidato potrà accedere, di volta in volta, ad una batteria di 100 domande, pescate in maniera proporzionale da tutte le aree. Il calcolo del punteggio è effettuato secondo i parametri previsti nel Regolamento[3]. Il tempo a disposizione è di 100 minuti.
Terminata la simulazione, per ogni risposta (corretta o sbagliata) sarà indicato, nel feedback della correzione automatica, il riferimento ufficiale della domanda. Tale riferimento consente un controllo diretto nei 4000 quesiti. Ogni esercitazione sarà diversa dall’altra. Le combinazioni sono infatti infinite.
Tecniche di memorizzazione: ad ognuno la sua
La mente umana ha schemi di funzionamento comuni a tutti, ma anche strategie differenti tra soggetto e soggetto. Quando si parla di tecniche di memorizzazione, ne vengono in mente alcune assai note. Per esempio, molti preferiscono “Ripetere”, altri farsi “Schemi concettuali” o “Mappe mentali”, altri ancora ricorrere a tecniche più raffinate e personalizzate.
“Ripetere una lezione” rientra nei modelli scolastici tradizionali e, in genere, è funzionale alla memoria a breve termine. Richiede però tempo e fatica.
Le “mappe concettuali” si basano sulla possibilità di costruire una rappresentazione semantica delle informazioni in modo spaziale (attraverso un supporto cartaceo o altro supporto). Consentono una buona strutturazione gerarchica dei saperi e permettono un buon livello di comprensione globale, che può fungere da substrato per la memoria a lungo termine. In questo caso, in genere, i risultati di apprendimento non sono però molto stabili.
Alcuni esperti del settore affermano che le “mappe mentali” costituiscono, invece, le tecniche più efficaci per assicurare una migliore memorizzazione e sfruttare al meglio tutte le caratteristiche fondamentali che stanno alla base dell’apprendimento.
Una mappa mentale viene rappresentata attraverso una struttura radiale: un’idea centrale da cui derivano tutte le altre. Essa aiuta a sintetizzare pagine di testo in un solo foglio, garantendo una perfetta gerarchia, e la possibilità di passare dalla visione d’insieme ai dettagli in modo ordinato e preciso.
Oggi si parla, però, anche di altri metodi più raffinati: nuove “tecniche di memoria” che hanno radici antiche, per esempio nei “loci ciceroniani”.
L’aspirante dirigente, per superare la prova preselettiva, dovrà fare alcune scelte ben ponderate, sapendo che deve consolidare la memoria a breve e medio termine. Le tecniche non funzionano per tutti alla stessa maniera. Ognuno sa a quale “memoria” è bene riferirsi in via prioritaria: visiva, uditiva, percettiva, emotiva, associativa… Ognuno deve capire quale meccanismo è più adeguato per sé, in vista degli scopi da raggiungere, ed applicarlo.
Prima di usare il “simulatore”: qualche consiglio
Nella piattaforma Tecnodid dedicata abbiamo messo a disposizione i 4.000 test in semplice formato Word, con l’obiettivo di agevolare gli interessati a “maneggiarli” meglio.
Può essere utile, per esempio, selezionare alcune parole che appaiono ricorrenti, per capire quante volte sono di fatto ripetute. Già questa operazione permette di collegare quesiti analoghi, di riflettere sulle domande e stabilizzare le risposte.
Il formato Word consente altresì di raggruppare le domande per “affinità”. Per esempio nell’area “Europa” si possono raccogliere i quiz che attengono ad ogni singolo Stato, oppure quelli che si riferiscono ad un particolare argomento.
Con questo sistema si possono confrontare con maggiore agilità le diverse tipologie di domande. Tale operazione può essere favorita pure da una lettura intelligente delle 64 pagine dei “Quadri di riferimento”[4]. Per ogni area sono indicate le finalità, le competenze e i saperi attesi. Ogni area è articolata in sotto-aree. Il candidato, utilizzando una semplice scheda di sintesi (vedi oltre “Controllo training”), sarà in grado di tenere sotto controllo il proprio allenamento, potendosi agevolmente orientare tra le conoscenze consolidate e quelle incerte. Lo strumento proposto aiuta soprattutto a capire fin da subito quali sono i settori che non rientrano in alcun modo nei propri campi del sapere e a intervenire con soluzioni più attente e mirate.
n | Area | Sotto aree | A | B | C |
---|---|---|---|---|---|
1. | Normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare riferimento ai processi di riforma in atto | a. Le norme generali sul sistema educativo di istruzione e formazione | □ | □ | □ |
b. L’ordinamento degli studi in Italia: scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione | □ | □ | □ | ||
c. L’ordinamento degli studi in Italia: secondo ciclo di istruzione | □ | □ | □ | ||
d. L’istruzione per gli adulti e l’apprendimento permanente | □ | □ | □ | ||
e. I processi di riforma in atto | □ | □ | □ | ||
2. | Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali | a. Organizzazioni complesse e leadership | □ | □ | □ |
b. Management pubblico e management scolastico, pianificazione strategica e knowledge management | □ | □ | □ | ||
c. Accountability, bilancio sociale, sistemi di controllo e controllo di gestione | □ | □ | □ | ||
d. Comunicazione interpersonale, pubblica e istituzionale, stakeholder e relazioni Scuola-Famiglia | □ | □ | □ | ||
3. | Processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano triennale dell’offerta formativa, all’elaborazione del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio | a. Processi di programmazione delle istituzioni scolastiche | □ | □ | □ |
b. Processi di gestione delle istituzioni scolastiche | □ | □ | □ | ||
c. Processi di valutazione delle istituzioni scolastiche | □ | □ | □ | ||
d. Processi di miglioramento delle istituzioni scolastiche | □ | □ | □ | ||
4. | Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica | a. Organizzazione degli ambienti di apprendimento: principi generali e quadro teorico di riferimento | □ | □ | □ |
b. Organizzazione degli ambienti di apprendimento: inclusione scolastica | □ | □ | □ | ||
c. Organizzazione degli ambienti di apprendimento: innovazione digitale | □ | □ | □ | ||
d. Organizzazione degli ambienti di apprendimento: processi di innovazione nella didattica | □ | □ | □ | ||
5. | Organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico | a. Il rapporto di impiego alle dipendenze della pubblica Amministrazione | □ | □ | □ |
b. La disciplina giuridica del personale scolastico | □ | □ | □ | ||
c. Dirigente pubblico e dirigente scolastico. Profili generali delle competenze dirigenziali. Funzioni e competenze del dirigente scolastico | □ | □ | □ | ||
6. | Normativa riferita alla valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici | a. La valutazione e l’autovalutazione del personale | □ | □ | □ |
b. La valutazione degli apprendimenti nel primo ciclo di istruzione | □ | □ | □ | ||
c. La valutazione degli apprendimenti nel secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di specializzazione tecnica post diploma | □ | □ | □ | ||
d. Le indagini nazionali e internazionali, gli enti di ricerca, i documenti di riferimento europei | □ | □ | □ | ||
e. La valutazione delle istituzioni scolastiche | □ | □ | □ | ||
7. | Elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione e in danno di minorenni | a. Elementi di diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico | □ | □ | □ |
b. Elementi di diritto amministrativo, con particolare riferimento alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico | □ | □ | □ | ||
c. Elementi di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni | □ | □ | □ | ||
8. | La contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali | a. Il sistema della contabilità pubblica | □ | □ | □ |
b. La gestione finanziaria e contabile delle Istituzioni scolastiche e la loro rendicontazione | □ | □ | □ | ||
c. I contratti | □ | □ | □ | ||
9. | I sistemi educativi nei paesi dell’Unione europea | a. Aspetti strutturali generali | □ | □ | □ |
b. Personale e valutazione della scuola | □ | □ | □ | ||
c. Questioni specifiche | □ | □ | □ | ||
A = Si elencano i saperi consolidati (quelli che possono essere accantonati nel training)
B = Si elencano le conoscenze ancora incerte (da rivedere durante il training) C = Si elencano gli argomenti che non rientrano nei propri campi del sapere (da acquisire durante il training) |
Il tempo a disposizione è limitato. Bisogna che il candidato sappia gestirlo nel migliore dei modi. La sistematicità può aiutare. Si potrebbe, per esempio:
- Procedere in maniera ordinata area per area, dalla prima all’ultima domanda, e a blocchi di cento domande (o meno), accantonando di volta in volta le risposte sicure.
- Raggruppare le domande più ostiche.
- Raccogliere le domande per tipologia e confrontarle.
- Esercitarsi on line attraverso la simulazione lineare area per area (dal primo al quinto raggruppamento).
- Esercitarsi, infine, attraverso la simulazione dinamica, così come avverrà in sede concorsuale.
—-
[1] Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali.
[2] Elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione e in danno di minorenni.
[3] Punti 1.0 per ogni risposta corretta; punti -0.3 per ogni risposta errata; punti 0 per ogni risposta non data, per un totale di 100 punti.
[4] Anche questo documento è rinvenibile in formato Word nella piattaforma e ricompattato in 38 pagine.