Le nuove raccomandazioni del Consiglio Europeo
Nell’arco di poco più di un anno l’Unione Europea ha rivisitato e aggiornato le norme fondamentali che fissano gli indirizzi dell’istruzione. Il 22 maggio 2017 il Consiglio ha varato la nuova Raccomandazione sul Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, e il 22 maggio 2018 due importanti Raccomandazioni, quella relativa alle Competenze chiave per l’apprendimento permanente, con Allegato il Quadro di riferimento europeo, e quella sulla Promozione di valori comuni, di un’istruzione inclusiva e della dimensione europea dell’insegnamento, in entrambi i casi basandosi sulle rispettive proposte avanzate il 17 gennaio 2018 dalla Commissione europea, e facendo anche tesoro di quanto emerso dal Primo summit europeo sull’educazione, finalizzato a Porre le basi dello Spazio europeo dell’istruzione: per un’educazione innovativa, inclusiva e basata sui valori, tenuto a Bruxelles il 25 gennaio 2018.
Identità europea e valori comuni
La terza Raccomandazione – che riassume e porta a sintesi una lunga elaborazione avviata dalla Dichiarazione di Parigi del 17 marzo 2015 – è particolarmente importante in questa fase geo-storico-politica.
Nelle lunghe considerazioni iniziali, dettagliate in ben 19 punti che motivano il varo del testo, esordisce al punto 1 con questa affermazione: «L’Unione si fonda sui valori comuni e i principi generali del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze, sanciti dall’articolo 2 del trattato sull’Unione europea. A norma dell’articolo 3 del trattato sull’Unione europea, l’Unione si prefigge di affermare e promuovere i suoi valori».
Gli altri punti, sulla base anche di numerose ricerche e dei dati che esse forniscono, approfondiscono diversi aspetti, a partire dalla constatazione che l’UE è composta da tanti paesi che insieme, grazie al «rispetto», «la comprensione reciproca» e la «cooperazione», hanno goduto di «pace» e «prosperità» e hanno acquisito il «senso comune di appartenenza», e quindi una distinta «identità europea».
Una scuola inclusiva e delle pari opportunità
Si afferma, quindi, che l’istruzione, da rafforzare/migliorare, ha «un ruolo cruciale nella promozione dei valori comuni» e garantisce «l’inclusione sociale», l’affermazione dei «valori democratici» e il «rispetto per i diritti fondamentali», anche nei confronti di persone provenienti da altri contesti. Per questo si dice che occorre potenziare l’educazione alla cittadinanza tra i docenti, affinché possano meglio «insegnare le competenze civiche», «trasmettere il patrimonio comune dell’Europa» e «promuovere la tolleranza». Avendo particolare cura per i giovani che provengono da famiglie disagiate e da altri paesi, e per i portatori di «bisogni speciali» e «disabilità», non solo per «prevenire l’emarginazione» ma anche per «promuovere… la capacità di pensiero critico».
Le linee di intervento dell’Unione Europea
La Raccomandazione, accogliendo con favore l’intenzione della Commissione di sostenere gli Stati membri nella loro attuazione, anche con appositi strumenti pratici e monitoraggi (già in corso), indica 5 linee di intervento:
- promuovere i valori comuni a tutti i livelli di istruzione «fin dalla prima infanzia», e attuare gli impegni di Parigi soprattutto con l’educazione alla cittadinanza attiva;
- offrire un’istruzione inclusiva coinvolgendo tutti i docenti, «favorendo la transizione tra i vari percorsi e livelli di istruzione, e permettendo di fornire un orientamento scolastico e professionale adeguato»;
- promuovere una dimensione europea dell’insegnamento, attraverso «la comprensione del contesto europeo, del patrimonio e dei valori comuni, e la consapevolezza dell’unità e della diversità sociale, culturale e storica dell’Unione e degli Stati membri»;
- sostenere il personale didattico, sia con «l’istruzione iniziale e continua», sia con «scambi e apprendimento … e … attività di consulenza tra pari»;
- attuare apposite misure di esecuzione, migliorando «le politiche e le prassi esistenti».
Per approfondire: i documenti da conoscere
- Informal meeting of European union education ministers, Declaration on Promoting citizenship and the common values of freedom, tolerance and non-discrimination through education, Parigi, 17 marzo 2015.
- Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sul Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, con 6 allegati, in GU della UE del 15 giugno 2017, 22 maggio 2017.
- Commissione europea, Rafforzare l’identità europea grazie all’istruzione e alla cultura, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, contributo della Commissione europea alla riunione dei leader di Göteborg del 17 novembre 2017, Bruxelles, 14 novembre 2017.
- Commissione Europea, Proposta di Raccomandazione del Consiglio sulle Competenze chiave per l’Apprendimento Permanente, con Allegato Quadro di riferimento europeo, Bruxelles, 17 gennaio 2018.
- Commissione europea, Proposta di Raccomandazione del Consiglio sulla promozione di valori comuni, di un’istruzione inclusiva e della dimensione europea dell’insegnamento, Bruxelles, 17 gennaio 2018.
- Nuove misure per dare impulso alle competenze chiave, alle competenze digitali e alla dimensione europea dell’istruzione, Comunicato Stampa della Commissione europea, Bruxelles, 17 gennaio 2018.
- Commissione europea, Programma del Primo summit europeo sull’educazione Laying the foundations of the European Education Area: for an innovative, inclusive, and values based education, Bruxelles, 25 gennaio 2018.
- Consiglio dell’Unione Europea, Raccomandazione relativa alle Competenze chiave per l’apprendimento permanente, Bruxelles, 22 maggio 2018.
- Consiglio dell’Unione Europea, Raccomandazione relativa alla Promozione di valori comuni, di un’istruzione inclusiva e della dimensione europea dell’insegnamento, Bruxelles, 22 maggio 2018.