La prova preselettiva: questa volta ci siamo…
Il 13 giugno scorso il Miur ha allertato gli Uffici Scolastici Regionali e le istituzioni scolastiche, fornendo indicazioni tecniche per la predisposizione delle condizioni per uno svolgimento ordinato e corretto delle prove preselettive.
Nessuna novità e nessuna sorpresa: la nota è un atto necessario e dovuto per qualsiasi tipologia di concorso. Di fatto conferma che il concorso non viene ulteriormente procrastinato. Ed è forse proprio questa la sorpresa. Un ulteriore rinvio era nell’aria. Lo si ipotizzava sui social, era stato pressoché annunciato da alcuni siti dedicati… a dispetto dell’esigenza, da tutti riconosciuta come non più eludibile, di dover regolarizzare al più presto il sistema di governance delle scuole italiane.
Nel prossimo anno scolastico (2018-2019) ci saranno 1.748 istituzioni scolastiche prive di dirigenti; a queste se ne aggiungeranno nell’anno 2019-2020 almeno altre 400 per via dei pensionamenti per raggiunti limiti di età.
Di fatto, però, gli stessi aspiranti dirigenti (circa 36.000), che da anni stanno seguendo corsi di preparazione, sembravano pure loro oramai rassegnati a qualsiasi evento.
Invece i tempi saranno rispettati. Ce lo garantisce il neo-ministro, dott. Marco Bussetti, in un’intervista rilasciata al Messaggero il 12 giugno u.s.: il 27 giugno usciranno i 4.000 test previsti dal Regolamento; il 6 luglio i candidati conosceranno l’elenco delle sedi di concorso; il 23 luglio si svolgerà la prova preselettiva.
Ma con qualche problema non ancora risolto
È apprezzabile che il nuovo ministro abbia voluto garantire il rispetto delle date, e che non si sia lasciato convincere dalla petizione di un folto numero di docenti delle scuole superiori. Costoro hanno chiesto il rinvio a settembre, considerando la data del 23 luglio troppo onerosa per via degli impegni negli esami di maturità, o comunque nelle attività di fine anno scolastico.
Questa scelta ci induce a pensare che il ministro, uomo di scuola e di amministrazione, abbia anche piena cognizione delle difficoltà di tenuta del percorso concorsuale. Molteplici sono i soggetti coinvolti nell’organizzazione (Miur, Uffici scolastici, scuole, università…), tante sono le azioni richieste, complessi sono gli adempimenti, poco è il tempo a disposizione. L’obiettivo è che il 1° settembre 2019 la scuola possa fruire di 2.425 nuovi dirigenti.
Il ministro, quindi, avrà piena consapevolezza che qualsiasi piccolo incidente di percorso potrebbe mettere tutto in discussione.
È una bella scommessa che mette alla prova le scelte politiche e le competenze amministrative. Questo complesso sistema di reclutamento non tollera in alcun modo disattenzioni, né tanto meno errori procedurali.
In una nostra precedente annotazione (Scuola7 n. 87 del 2 maggio u.s.) abbiamo provato a ipotizzare una realistica tabella di marcia, dalla data di avvio della preselettiva alla data di chiusura del processo (cioè l’atto di immissione in ruolo dei nuovi dirigenti scolastici), passando attraverso il corso di formazione, il tirocinio e l’esame finale. Avevamo dimostrato – dati alla mano – che l’obiettivo era raggiungibile, ma con forti rischi.
Semplificare il percorso?
Il nostro dubbio, sulla possibilità di portare a compimento tutte le procedure concorsuali senza incidenti, è allo stato attuale assai condiviso, tanto che lo stesso neo-presidente della VII Commissione Istruzione al Senato (Mario Pittoni) ha avanzato l’ipotesi di “alleggerire il percorso”. Cosa fare sul piano amministrativo e su quali punti intervenire non è stato, però, ancora spiegato.
Considerato che il processo è già avviato sembra impossibile incidere, ora, su una delle tre prove (preselettiva, scritta ed orale); consapevoli altresì che le tre prove hanno bisogno di tempi di espletamento non facilmente riducibili, resta prevedibile che la semplificazione possa riguardare altri step. Ci riferiamo al corso di formazione (2 mesi), al tirocinio (4 mesi) o all’ultimo passaggio che il Regolamento ha previsto articolato in due tempi: una prova scritta e un colloquio finale.
Di fatto, se non interverranno le auspicate ed annunciate semplificazioni, gli aspiranti dirigenti dovranno superare ben cinque prove di esame: tre scritte e due orali (forse troppe).
Quesiti della preselettiva: curiosità e preoccupazioni
Tuttavia le preoccupazioni attuali degli aspiranti dirigenti riguardano soprattutto la prima prova. La pratica dei “quiz” preselettivi non appartiene alla nostra tradizione, né il tentativo (per nulla felice) del precedente concorso ha contribuito a potenziarla. La paura di trovare brutte soprese è abbastanza diffusa. Non si conosce la “squadra” degli autori, non si conoscono le indicazioni fornite per la strutturazione del test, non si sa se le nove tematiche saranno equamente rappresentate nei 100 quesiti (circa 11 per ognuna) o se invece se ne privilegeranno alcune a discapito di altre (es. più domande sugli aspetti giuridici e amministrativi, meno sulle questioni che attengono all’Europa, all’inclusione o al digitale). Si teme che i quesiti siano fondati sulla logica del dettaglio e del frammento, che tra una risposta esatta e una sbagliata ci sia solo una sfumatura di significato, difficile da percepire dai “non ancora” addetti ai lavori; ma si temono soprattutto domande che rinviano a teorie, a scuole di pensiero, a ricercatori, a studiosi non necessariamente noti a tutti.
Solo memoria o anche ragionamento?
A partire da mercoledì 27 giugno, per i 36.000 aspiranti dirigenti inizierà la grande maratona: una gara di resistenza che durerà sicuramente 27 giorni. Alcuni proveranno a ricordare le domande giuste utilizzando tutti gli espedienti mnemotecnici che riterranno funzionali allo scopo. Andranno alla ricerca di regole e di metodi per fissare le informazioni e trattenerle nella memora temporanea, almeno fino al 23 luglio.
Ma, secondo la tradizione, sembra che Filippide, il soldato ateniese, dopo aver corso interrottamente da Maratona ad Atene per annunciare la vittoria sui Persiani, sia “morto” a causa dello sforzo compiuto. Fuori dalla metafora: la preoccupazione è che queste prove non conducano a produrre risultati di senso, ma, al contrario, portino a “mortificare” l’intelligenza ed il pensiero.
Dal momento che tali scelte istituzionali sono immodificabili, ci auguriamo almeno che i test:
- siano tecnicamente ben fatti;
- non chiedano di ricordare solo nozioni poco significative;
- stimolino nei candidati ragionamenti di senso;
- siano, soprattutto, pubblicati in formato elettronico tale da facilitare il training.
Calendario, adempimenti, regole
La nota tecnica del 13 giugno u.s. prot. n. 27719 è comunque bene articolata, e sembra voglia rassicurare tutti, a partire dai candidati. Oltre a fornire soluzioni per eventuali problemi procedurali, ha lo scopo di garantire trasparenza e correttezza. Vengono ribadite alcune date e i contenuti della prova preselettiva, vengono specificate le azioni preliminari, nonché pianificati tutti i passaggi minuti per arrivare con strumentazioni collaudate alla data del 23 luglio.
n. | Date | Azioni | Che cosa |
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1 | 27 giugno | Pubblicazione quesiti | Saranno pubblicati 4.000 quesiti da cui ne saranno estratti 100 per la prova preselettiva |
2 | 27 e 28 giugno | Formazione di primo livello | Incontri formativi/informativi per il personale degli USR e degli ambiti territoriali a cura del MIUR |
3 | Entro il 28 giugno | Comunicazione abbinamento | Comunicazione al MIUR, da parte degli USR, dei link alle sezioni dei rispettivi siti web istituzionali in cui saranno pubblicati gli elenchi contenenti gli abbinamenti candidati/aule |
4 | 5 luglio | Pubblicazione abbinamenti | Pubblicazione degli elenchi degli abbinamenti candidati/aule sui siti regionali |
5 | 6 luglio | Avviso pubblico | Indicazione della destinazione dei candidati distribuiti nella regione di residenza in ordine alfabetico |
6 | 23 luglio | Svolgimento prova | Svolgimento della prova preselettiva, alle ore 10, in contemporanea su tutto il territorio nazionale |
n. | Soggetti | Che cosa fanno | Le responsabilità |
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1 | Comitato di Vigilanza | Gestione amministrativa della prova | Sono presieduti dal dirigente dell’istituzione scolastica sede della prova, o dal collaboratore designato in caso di malattia oppure in caso di reggenza, qualora il dirigente sia titolare anche di altro istituto sede di concorso |
2 | Uno o due responsabili tecnici d’aula | Gestione tecnica delle postazioni informatiche utilizzate per la somministrazione della prova | Responsabilità digitale: dall’installazione del software all’invio dei file delle prove di concorso
Sono nominati dall’Ufficio Scolastico Regionale, che, per le attività connesse allo svolgimento della prova preselettiva computerizzata, si relazionerà con il Presidente del comitato di vigilanza |
3 | Altro personale | Addetto a compiti di sorveglianza ed assistenza interna | Sono persone individuate dal dirigente scolastico col compito di garantire un’adeguata sorveglianza atta ad impedire ogni comportamento scorretto da parte dei candidati, anche sulle postazioni informatizzate (es. indebiti tentativi di uscita dall’applicazione, indebiti tentativi di accesso al disco fisso della postazione, spegnimenti volontari della postazione o reset della stessa) |
n. | Cosa è vietato | Cosa bisogna fare |
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1 | Introdurre cellulari, palmari, smartphone, smartwatch, tablet, fotocamere/videocamere, e ogni strumento idoneo alla memorizzazione di informazioni o alla trasmissione di dati | Se eventualmente detenuti, devono essere spenti e depositati prima dell’ingresso in aula, pena l’esclusione dal concorso di chi ne venga trovato in possesso |
2 | Introdurre pen-drive, manuali, testi, appunti di qualsiasi natura | Devono essere lasciati fuori dall’aula, pena l’esclusione dal concorso di chi ne venga trovato in possesso |
3 | Avvalersi di supporti cartacei per lo svolgimento delle prove | Occorre lasciare le borse e/o le cartelle ecc. lontano dalle postazioni |