L’attuazione del D.lgs. 60/2017 (Cultura umanistica)
Il Decreto Legislativo n. 60 del 13 aprile 2017, “Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività”, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera g), della legge 13 luglio 2015, n. 107, in 5 capi per 17 articoli ha fornito indicazioni per la promozione della cultura umanistica, la conoscenza del patrimonio artistico e la creatività.
In particolare ha individuato 3 aree fondamentali (capo I, art. 3):
- musicale-coreutico, tramite la conoscenza storico-critica della musica, la pratica musicale (nella più ampia accezione della pratica dello strumento e del canto), la danza, e tramite la fruizione consapevole delle suddette arti;
- teatrale-performativo, tramite la conoscenza storico-critica e la pratica dell’arte teatrale o cinematografica, o di altre forme di spettacolo artistico-performativo, e tramite la fruizione consapevole delle suddette arti;
- artistico-visivo, tramite la conoscenza della storia dell’arte e la pratica della pittura, della scultura, della grafica, delle arti decorative, del design o di altre forme espressive, anche connesse con l’artigianato artistico e con le produzioni creative italiane di qualità, e tramite la fruizione consapevole delle espressioni artistiche e visive;
- linguistico-creativo, tramite il rafforzamento delle competenze logico-linguistiche e argomentative, e la conoscenza e la pratica della scrittura creativa, della poesia e di altre forme simili di espressione, della lingua italiana, delle sue radici classiche, delle lingue e dei dialetti parlati in Italia.
In particolare al capo II art. 5 è prevista, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’adozione del “Piano delle arti” a cadenza triennale.
Al capo V art. 17 si prevede, per l’attuazione del Piano, l’istituzione un apposito fondo, denominato «Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica artistica e musicale e della creatività». Il Fondo ha una dotazione di 2 milioni di euro annui a decorrere dal 2017.
Adottato il Piano delle Arti (DPCM 30 dicembre 2017)
In data 30 dicembre 2017 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Adozione del Piano delle arti, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60, è stato adottato il “Piano triennale delle arti”, come da allegato A, parte integrante del decreto.
Il Piano triennale delle arti contiene misure idonee a garantire agli studenti lo studio, la conoscenza storico-critica e la pratica delle arti, quali requisiti fondamentali del curricolo, nonché la conoscenza del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni.
Il Piano triennale delle arti è attuato in collaborazione con i soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» nel sistema nazionale di istruzione e formazione, e prevede azioni di monitoraggio sulla relativa attuazione.
Il Piano contiene:
- Quadro generale dei principi fondativi;
- Coinvolgimento interistituzionale dei seguenti soggetti:
- il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR);
- il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT);
- l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE);
- le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, organizzate nelle reti di cui all’art. 7 e nei poli di cui all’art. 11;
- le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
- le università;
- gli istituti tecnici superiori;
- gli istituti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
- gli istituti italiani di cultura;
- altri soggetti pubblici e privati, in particolare quelli del terzo settore operanti in ambito artistico e musicale, specificatamente accreditati dal MIUR e dal MiBACT.
- Temi della creatività come novellati dall’art. 3 Decreto Legislativo 60/2017 e sopra citati.
Le priorità del Piano delle Arti
Priorità strategiche del Piano delle arti sono:
- promuovere lo studio, la conoscenza storico-critica e la pratica delle arti quali requisiti fondamentali del curricolo, nonché in riferimento alle competenze sociali e civiche;
- sviluppare le capacità analitiche, critiche e metodologiche relative alla conoscenza del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni;
- orientare e sostenere progetti di educazione, di pratica e di produzione artistica e musicale per tutti e pienamente inclusivi, sin dalla scuola dell’infanzia;
- promuovere gli apprendimenti scolastici attraverso lo studio e l’uso di strumenti e linguaggi artistici, secondo un approccio inter e transdisciplinare, con l’obiettivo di favorire una promozione integrata territoriale del patrimonio culturale;
- sviluppare la conoscenza della produzione artistica del passato, delle sue tecniche, e l’utilizzo delle tecnologie digitali nello studio;
- valorizzazione e divulgazione del patrimonio storico-artistico e delle pratiche artistiche;
- favorire la creazione e la promozione dell’immagine del territorio, mediante lo sviluppo di progetti di ricerca e innovazione, basati sulla sinergia tra i linguaggi artistici e le tecnologie digitali, ai fini della riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale locale nelle sue diverse dimensioni;
- sostenere l’orientamento in entrata e in uscita degli studenti e l’alternanza scuola-lavoro in collegamento con istituti, luoghi e siti della memoria e della cultura;
- valorizzare nell’ambito dei temi della creatività approcci formativi «non formali» e metodologie fortemente laboratoriali in stretta connessione con la vocazione culturale locale;
- garantire il pluralismo linguistico e l’attenzione alle minoranze e alle tradizioni popolari locali;
- valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale nelle sue diverse dimensioni, facilitandone la conoscenza, la comprensione e la fruizione da parte di tutti i tipi di pubblico;
- sviluppare e potenziare le opportunità di crescita ed apprendimento che la ricchezza culturale, storica ed artistica possono creare;
- favorire la costituzione di partenariati strategici, con il coinvolgimento diretto di un ampio numero di istituzioni culturali locali di riferimento per le specifiche proposte progettuali, e prevedere forme di coordinamento delle reti previste nel Piano stesso e a livello interregionale, nazionale e internazionale, nonché la connessione con reti e programmi europei in ambito artistico e di promozione della cultura umanistica;
- valorizzare, attraverso una fruizione consapevole e guidata per lo sviluppo di capacità analitiche e critiche, le risorse presenti a livello locale presso archivi (digitali e non), biblioteche, musei, università, istituti di ricerca, fondazioni, associazioni culturali, enti pubblici.
La presentazione dei progetti (nota 9446 del 6 giugno 2018 e DDG 921 del 6 giugno 2018)
Con Decreto della Direzione Generale Ordinamenti prot. 921 del 6.6.2018 sono definite le finalità, i requisiti e le specifiche caratteristiche richiesti per le proposte progettuali inerenti alle misure di cui al punto 6 dell’allegato A del d.P.C.M. 30 dicembre 2017, presentate da scuole del 1° e del 2°ciclo di istruzione, anche in rete, per attuare il Piano triennale delle arti per promuovere, sin dalla scuola dell’infanzia, lo studio, la conoscenza storico-critica e la pratica delle arti, quali requisiti fondamentali del curricolo nonché la conoscenza del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni.
Lo stanziamento ripartito per ambiti regionali è di 2 milioni di euro suddivisi in due misure.
La conoscenza del patrimonio culturale (misura e)
La misura e) si riferisce alla promozione della partecipazione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, a percorsi di conoscenza del patrimonio culturale e ambientale dell’Italia e delle opere di ingegno di qualità del Made in Italy (700.000 euro).
Il riparto per la misura e) prevede:
- una quota fissa pari a € 3.000,00 (tremila) e una quota variabile in ragione del numero di bambine e bambini, alunne e alunni, delle scuole dell’infanzia e delle istituzioni scolastiche del primo ciclo di ciascun territorio regionale, con riferimento al finanziamento dei progetti delle istituzioni scolastiche del primo ciclo, organizzate anche in reti di scuole;
- una quota fissa pari a € 2.000,00 (duemila) e una quota variabile in ragione del numero di studentesse e studenti delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo, con riferimento al finanziamento dei progetti delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo, organizzate anche in reti di scuole.
La pratica artistica e musicale (misura f)
La misura f) si riferisce al potenziamento delle competenze pratiche e storico-critiche, relative alla musica, alle arti, al patrimonio culturale, al cinema, alle tecniche e ai media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni (1.300.000 euro).
Il riparto per la misura f) prevede:
- una quota fissa pari a € 6.000,00 (seimila) e una quota variabile in ragione del numero di bambine e bambini, alunne e alunni, delle scuole dell’infanzia e delle istituzioni scolastiche del primo ciclo di ciascun territorio regionale, con riferimento al finanziamento dei progetti delle istituzioni scolastiche del primo ciclo, organizzate anche in reti di scuole;
- una quota fissa pari a € 4.000,00 (quattromila) e una quota variabile in ragione del numero di studentesse e studenti delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo, con riferimento al finanziamento dei progetti delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo, organizzate anche in reti di scuole.
Le risorse a disposizione
Il decreto indica inoltre finalità, requisiti e caratteristiche degli avvisi da emanare a cura degli Uffici Scolastici Regionali, e da valutare a cura degli stessi attraverso apposite commissioni, con valutazioni ponderate riferite ai criteri e ai punteggi di cui all’art. 6 del decreto direttoriale.
Ogni Ufficio scolastico regionale, sulla base della valutazione delle commissioni di cui all’articolo 5 del decreto, assegna a ciascun progetto positivamente valutato una somma non inferiore a € 2.000,00 (duemila) e non superiore a € 10.000,00 (diecimila) entro il 20 luglio 2018, con trasmissione alla D.G. Ordinamenti dell’elenco dei progetti approvati e delle relative scuole beneficiarie.
Avvisi pubblici regionali per accedere ai fondi
Con nota prot. 9446 del 6 giugno 2018 il Miur ha emanato un avviso pubblico per le proposte progettuali da presentare a cura delle scuole del 1° e del 2°ciclo di istruzione per l’attuazione del “Piano triennale delle arti”.
Ogni Ufficio scolastico regionale è tenuto a diffondere apposito avviso per invitare le istituzioni scolastiche a presentare specifici progetti assegnando un congruo termine, tale da consentire successivamente allo stesso Ufficio scolastico regionale di costituire la commissione esaminatrice, di valutare i progetti, di individuare le scuole o le reti prescelte.
Gli UU.SS.RR. devono produrre al MIUR, in una cartella in formato .zip, entro il 20 luglio 2018:
- Allegato 2 (prospetto da compilarsi a cura degli UU.SS.RR.) in formato excel, debitamente compilato, relativo all’elenco delle istituzioni scolastiche destinatarie del finanziamento appartenenti al primo ciclo, suddiviso in due fogli, ciascuno corrispondente al finanziamento della specifica misura;
- Allegato 3 (prospetto da compilarsi a cura degli UU.SS.RR.) in formato excel, debitamente compilato, relativo all’elenco delle istituzioni scolastiche destinatarie del finanziamento appartenenti al secondo ciclo, suddiviso in due fogli, ciascuno corrispondente al finanziamento della specifica misura;
- Avviso regionale per la presentazione dei progetti;
- Decreto di individuazione dei beneficiari.
Tutta la documentazione deve essere inoltrata, indicando nell’oggetto dell’e-mail “Avviso Piano delle arti – Nome della regione (es. Abruzzo)”, all’indirizzo di posta elettronica certificata: dgosv@postacert.istruzione.it
Un’opportunità da non perdere
L’avviso relativo al “Piano triennale delle arti” costituisce una significativa opportunità per le scuole, sia dal punto di vista della consistenza delle risorse dedicate, sia sotto il profilo dell’ampliamento dell’offerta formativa e della possibilità di interconnessioni territoriali.
Infatti ciascuna scuola può coinvolgere stakeholder locali in un’ottica di valorizzazione del patrimonio (musei, esposizioni permanenti o temporanee, associazionismo, luoghi di interesse…), per sostenere le specificità locali e nel contempo il valore delle arti in senso generale.
I tempi di emanazione del bando sono tardivi rispetto alla vita della scuola, poiché la presentazione delle proposte progettuali è da realizzare dopo la chiusura dell’attività didattica, e in concomitanza con lo svolgimento degli esami di Stato del 2°ciclo di istruzione e conclusivi del 1° ciclo di istruzione. Ciononostante si auspica che lo sforzo ideativo delle scuole possa consentire una puntuale predisposizione di proposte progettuali da realizzare per l’a.s. 2018/2019 e la piena comprensione dell’opportunità che il Piano consente per lo sviluppo delle arti e la valorizzazione del know how locale specifico, e della progettualità anche in rete delle scuole.