Da tempo l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia svolge una intensa attività di promozione dello studio e del rinnovamento della didattica delle lingue classiche: alla ormai consolidata certificazione delle competenze del latino si è aggiunta, a partire dal corrente anno scolastico, la rilevazione delle competenze del greco antico, quale attività della neonata Rete dei licei classici della Lombardia.
La certificazione delle competenze del latino
Il dispositivo di certificazione linguistica della lingua latina, nato per decisione della Consulta Universitaria di Studi Latini (CUSL) e attivato inizialmente nella regione Liguria, è stato promosso da due sperimentazioni avviate nell’anno scolastico 2013/2014 dal Comitato per la classicità, attivato da USR per la Lombardia e dalla CUSL; nell’anno scolastico 2014/2015 le due sperimentazioni sono state unificate con la creazione di un Tavolo unico di lavoro per meglio coordinarle. La certificazione nasce con lo scopo di accertare e certificare le competenze linguistiche di latino dei soggetti che la richiedono, in modo tale da fornire un documento ufficiale di certificazione di queste competenze, che abbia validità nazionale.
L’attività di certificazione del latino è giunta alla sua quarta edizione con una crescente e indubbiamente rilevante partecipazione: quest’anno si sono registrate ben 1400 iscrizioni di studenti della Lombardia, che hanno svolto le diverse prove di livello, dall’A1 fino al B2, in 13 sedi diverse.
La rilevazione delle competenze del greco antico e la Rete dei licei classici della Lombardia
La rilevazione delle competenze linguistiche del greco antico è invece un’attività sperimentale, che vede coinvolte al momento le sole classi prime (le ex quarte ginnasio) dei Licei aderenti alla rete dei Licei Classici della Lombardia, la cui creazione è stata favorita dall’azione dell’USR. La rete, a cui hanno dichiarato di voler far parte circa 40 istituti, la quasi totalità dei licei classici regionali, si configura come uno spazio entro cui sviluppare un piano di ricerca e formazione per l’innovazione della didattica delle lingue classiche: la rilevazione delle competenze ne rappresenta il primo tentativo.
Il dispositivo di rilevazione delle competenze del greco antico presenta alcune analogie con la certificazione del latino: un apposito Tavolo tecnico, nominato con decreto del Direttore Generale dell’USR Lombardia, composto da un professore universitario e da docenti di disciplina delle istituzione scolastiche aderenti alla rete, ha il compito di identificare e descrivere i livelli di apprendimento, le competenze attese e la tipologia degli esercizi da utilizzare per la rilevazione, servendosi della strumentazione tipica della certificazione linguistica delle lingue europee, adattata alla peculiarità della lingua greca (e.g. livello A1 al primo anno, A2 al secondo, e così via). Tuttavia, a differenza della certificazione del latino, la rilevazione del greco prevede che la prova venga somministrata alla classe intera: in tal modo gli esiti permetteranno di valutare l’apprendimento degli studenti, e di avviare una riflessione sulle pratiche didattiche (a livello di istituto prima e di rete poi) nella direzione del progressivo miglioramento dei processi di insegnamento e apprendimento.
Il valore formativo delle lingue classiche
Si tratta di un complesso di azioni attraverso le quali vengono perseguiti obiettivi a breve termine, nella direzione del D.Lgs. 60/2017 (Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività): rilevare e certificare le competenze acquisite dagli studenti, favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, creare un sistema di crediti riconosciuto da istituzioni scolastiche e università, fissare livelli minimi di apprendimento delle lingue classiche, ribadendo la funzione essenziale del loro studio e la centralità del loro valore formativo.
Nel liceo classico, infatti, non è mai venuto meno il convincimento dell’assoluto valore formativo delle discipline (specie del latino e del greco), ma questo convincimento ha talora fatto da freno all’innovazione didattica. Perciò la rete dei licei classici della Lombardia può offrire la possibilità di mettere in fruttuoso rapporto concetti altrimenti antitetici: favorire la sintesi tra la tradizione e l’innovazione didattica, collocare la libertà di insegnamento entro l’autonomia didattica e di ricerca, e infine permettere di superare l’autoreferenzialità del docente, a vantaggio della creazione di una comunità professionale partecipata.