Le prove Invalsi di lingua inglese nel primo ciclo
Inutile negarlo: l’introduzione della prova nazionale di lingua inglese rappresenta la maggiore novità del D.Lgs. 62/2017 e dei successivi DD.MM. n. 741 e n. 742 del 3 ottobre 2017, che hanno introdotto le nuove modalità di valutazione delle competenze nel primo ciclo.
A partire dal 2018 alle prove di italiano e matematica si aggiunge la prova di lingua inglese, che è stata prevista nella classe quinta della scuola primaria e nella classe terza della scuola secondaria di I grado.
Anche le prove di inglese, come quelle di italiano e matematica, non fanno parte dell’esame di Stato, nell’ottica di una maggiore coerenza con l’obiettivo finale delle prove: fotografare il livello di competenza degli alunni ai fini di un miglioramento del sistema scolastico. La partecipazione sarà requisito per l’accesso all’esame, ma non inciderà sul voto finale.
Date e modalità
La lettera Invalsi del 6 ottobre 2017 ha fornito precisazioni in merito alle date e modalità di svolgimento previste:
- il 3 maggio 2018 nella classe quinta della scuola primaria, ove le prove verranno somministrate con i tradizionali fascicoli cartacei. La prova riguarda le competenze ricettive (comprensione della lettura e dell’ascolto) riferite al livello A1 del QCER (Quadro comune europeo di riferimento per lingue) in coerenza con le Indicazioni nazionali;
- tra il 4 e il 21 aprile 2018 nella classe terza della scuola secondaria di primo grado, ove le prove saranno somministrate tramite computer (CBT – Computer Based Testing). La prova riguarda le competenze ricettive (comprensione della lettura e dell’ascolto), si riferisce principalmente al livello A2 del QCER ed è sviluppata in coerenza con le Indicazioni nazionali.
Test di fronte al computer
Positiva appare la scelta delle prove computer based per le classi terze: costituiscono un forte elemento di innovazione in quanto permettono una migliore elaborazione dei dati e forniscono alle scuole informazioni più articolate. Inoltre, eliminando il lavoro di immissione dei dati e di correzione delle domande a risposta aperta, rendono più agile il lavoro dei docenti.
Particolarmente in ansia appaiono i circa 550.000 studenti della scuola secondaria di primo grado, in quanto abituati ad un limitato uso delle nuove tecnologie durante le lezioni di inglese, e ad un utilizzo ancor più limitato dei computer per le verifiche. Ansia anche per i docenti, che non dispongono ancora di esempi da analizzare e da cui prendere spunto per le loro azioni didattiche.
Esempi di prove
Al fine di offrire a scuole e alunni/e la possibilità di effettuare delle simulazioni delle prove, l’Invalsi ha precisato che solo entro il 31 gennaio 2018 renderà disponibili sul proprio sito esempi di prove d’inglese per la classe V primaria e di prove CBT per la classe III della scuola secondaria di primo grado.
Grande è l’aspettativa da parte di tutti, e molti editori si sono già attivati per fornire materiali finalizzati ad “allenare” gli alunni off e on line. Basta digitare su un motore di ricerca “prove Invalsi lingua inglese” e decine di prodotti cartacei e di test computerizzati offrono prodotti di vario tipo. Attenti, però: solo quando saranno resi noti gli “esempi firmati Invalsi” si avrà la sicurezza di come il test sia stato costruito e delle tipologie dei quesiti.
Come preparare gli alunni?
La prova Invalsi fornisce ai docenti l’occasione di rileggere alcuni documenti di riferimento e di focalizzare meglio alcuni aspetti che caratterizzano le loro azioni didattiche. Due i documenti che dovrebbero essere presi in considerazione: le Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo 2012 e il Quadro di riferimento della prova Invalsi di italiano.
Nelle Indicazioni Nazionali gli “Obiettivi di apprendimento” e i “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” per la lingua inglese al termine della classe quinta della scuola primaria e al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado offrono precise descrizioni delle abilità di “ascolto” e di “lettura”, con definizione di “argomenti”, “ambiti” e “contenuti”… Da rileggere quindi con molta attenzione. Compito del docente è esercitare gli/le alunni/e con varie tipologie di esercizi (scelta multipla, vero/falso, cloze…) tipici di test “computer based”.
A.A.A. Quadro di riferimento, cercasi…
Il Quadro di riferimento della prova Invalsi di italiano offre invece i riferimenti concettuali e i criteri operativi utilizzati nella costruzione della prova di italiano. Partendo dalle competenze sottese alla comprensione della lettura e alle modalità di lettura, le considerazioni sulla lettura chiariscono a tutti gli interessati (scuole, insegnanti, studenti, genitori, altri cittadini) i contenuti e gli aspetti che la prova intende verificare e i tipi di quesiti utilizzati. Il fine è di rendere trasparente l’impostazione della prova e favorire la successiva analisi e interpretazione dei risultati da parte delle scuole e dei docenti. Nel testo viene dichiarato che “fonte di ispirazione” sono state le indagini internazionali sulla lettura OCSE-PISA e IEA-PIRLS. È quindi molto probabile che anche i test di inglese siano costruiti sul modello dei test internazionali PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), PISA (Programme for International Student Assessment), TIMSS (Trends in International Mathematics and Science Study).
La speranza è che Invalsi pubblichi al più presto non solo gli “esempi di prove di inglese”, ma anche il “framework” per la prova di inglese!