Dopo una serie prolungata di episodi di maltrattamenti subiti da minori e da anziani e, ingenerosamente “sbattuti” sulle prime pagine dei telegiornali, c’era da aspettarsi che il Parlamento intervenisse sul problema, ammettendo l’utilizzo delle telecamere all’interno delle strutture scolastiche. Una proposta di legge è stata prontamente approvata (C. Olivieri, n. 18) ma non introduce le video riprese generalizzate sulla vita dei bambini nella scuola dell’infanzia, ma ne regolamenta la possibilità (con decisione dell’autorità giudiziaria) e si spera ne contenga la facile diffusione sui social. La scuola è una casa di vetro, la scuola dell’infanzia poi deve essere un luogo protettivo per definizione (l’affermazione è contenuta nelle Indicazioni/2012). Siamo però tutti consapevoli che certi episodi possono essere evitati solo con un rigoroso sistema di formazione dei docenti, di supervisione pedagogica, di verifiche sulla qualità della scuola (una tele camerina non basterà!).
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