Per non dimenticare la nostra storia
A distanza di tredici anni la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, promossa dal 2002 da Cittadinanzattiva nell’ambito della campagna “Imparare sicuri”, diventa legge dello Stato (c. 159 “Buona scuola”) ed è istituita ufficialmente con decreto del ministro Giannini del 20 novembre 2015. Tale data non è casuale, ma è stata scelta in ricordo di Vito Scafidi, il ragazzo che nel 2008 perse la vita nel liceo “Darwin” di Rivoli a causa del crollo di un controsoffitto nella sua classe.
La ricorrenza, che si terrà il 22 novembre di ogni anno a partire dal 2016, rappresenta un’occasione per organizzare nelle scuole di tutta Italia un momento di riflessione, formazione e confronto sul tema della sicurezza.
Pertanto la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole assume – come ebbe a dire lo stesso ministro Giannini lo scorso anno – un valore evocativo, commemorativo, ma soprattutto educativo e formativo. È sempre la L. 107/2015, infatti, a prevedere nelle scuole di I e II grado “iniziative di formazione per gli studenti relative alle tecniche di primo soccorso” (c. 10) e “attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie di secondo grado, mediante l’organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro” (c. 38).
Investire nella sicurezza
Oggi più che mai si comprende l’importanza e la necessità di investire sulla sicurezza, e l’edilizia scolastica pare proprio rientri tra le priorità del Governo, al punto da sfidare il presidente della commissione europea Junker sullo sforamento del patto di stabilità nei bilanci degli enti locali.
Pertanto vogliamo davvero sperare che il Piano di edilizia scolastica previsto dalla legge 107/2015 veda la capillare operatività al più presto, attraverso le novità introdotte dalla Buona scuola:
– l’utilizzo della quota dell’otto per mille destinata agli interventi di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili (c. 172);
– il finanziamento e la definizione dei criteri per l’erogazione delle risorse da destinare a indagini diagnostiche dei solai e dei controsoffitti nelle scuole (c. 177);
– la costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento (c. 153).
La nuova anagrafe dell’edilizia scolastica
Si tratta di un piano di intervento dello Stato per la messa in sicurezza delle scuole di una portata straordinaria, che impone inevitabilmente delle priorità. Un ulteriore passo in avanti in tal senso è stato compiuto nei giorni scorsi con l’approvazione della nuova Anagrafe dell’Edilizia Scolastica (10 novembre 2016) da parte della Conferenza Unificata, strumento attraverso il quale sarà approntato un fascicolo elettronico degli edifici scolastici, essenziale per individuare le priorità di intervento e monitorare lo stato delle opere. Speriamo!
In ricordo dei ragazzi e delle ragazze che hanno perso la vita a scuola “perché non accada ad altri”
– S. Giuliano di Puglia (CB): il 31 ottobre 2002 un terremoto causa il crollo di una scuola elementare dove 27 bambini e una maestra perdono la vita;
– Zagarolo (Roma): la piccola Ilaria, di quattro anni, perde la vita schiacciata dal cancello del cortile della scuola materna;
– Rivoli (TO): il 22 novembre 2008 crolla il controsoffitto di un’aula del liceo “Darwin” e Vito Scafidi perde la vita;
– L’Aquila: il sisma del 6 aprile 2009 provoca il crollo della Casa dello Studente, dove perdono la vita 8 studenti e il vigilante.